Ogni giorno studiosi e opinionisti si affannano a evidenziare i presunti pericoli della Rete.
C’è chi dice che il Web sia cinico, che ha consentito all’orrore di diventare esibizione per un vasto pubblico.
Recentemente abbiamo assistito alla spettacolarizzazione dello stato di salute di Amy Winehouse e alle previsioni sulla sua morte via Web.
Dopo il ricovero in ospedale della cantante inglese per collasso polmonare dovuto all’abuso di droghe, in Rete è infatti spuntato il sito “When will Amy Winehouse Die?“, con una gallery di foto della star in condizioni non ottimali e il concorso per gli utenti che riescono ad indovinare la data della sua morte: in palio un iPod Touch.
Un sito analogo era stato fatto in precedenza per Britney Spears: “When is Britney Going to Die“, in palio una PS3.
Esistono portali nei quali gli internauti possono predirsi la morte: ne è un esempio Deathclock nel quale è sufficiente inserire la data di nascita, insieme ad alcuni dati personali come il sesso e se si è fumatori o meno, e vengono calcolati il giorno e l’ora del proprio di decesso. Ovviamente molto presunti.
Il Web ci ha resi cinici e insensibili, come sostengono in molti?
Niente di tutto ciò.
Il Web amplifica ciò che è già insito in ognuno di noi, e il successo del cinismo televisivo di Dr House ne è una prova.
Eppure io non parlerei di cinismo ma di ironia, quella che ci aiuta ad affrontare ogni cosa con intelligenza, quella che ci fa ridere: di noi stessi, di come vanno le cose, di ciò che siamo, di come ci vedono gli altri.
Non prendiamoci troppo sul serio e conserviamo la capacità di vedere in ogni evento, anche tragico, l’aspetto ridicolo.
Chi ha detto che la leggerezza non sia profonda?
L’umorismo ci aiuta ad esorcizzare le nostre paure, prima di tutte la morte. Ogni giorno i media ci bombardano di brutte notizie, di atrocità commesse in tutto il mondo… è positivo e liberatorio che la nostra mente possa “staccarsene” e rielaborare il tutto in modo ironico. Il web riflette il nostro bisogno di esorcizzare e nascono siti come quelli citati….. non c’è nulla di male.
«Calvino disse: “Le cose profonde sono diventate davvero profonde quando cominciamo a dirle con leggerezza”.
In quanto a leggerezza profonda non c’è nessuno che pareggi il tuo talento. Complimenti.
Scusatemi ma io trovo davvero tutto molto macabro. Farsi predire la data della propria morte sarà anche un modo per esorcizzarla, e comunque uno su se stesso può fare ciò che vuole. Ma scherzare sullo stato di salute degli altri non mi sembra affatto bello. Fare un concorso a premi per chi indovina la morte di qualcuno è un gesto che si commenta da solo.
ragazzi secondo i calcoli io dovrei tirare le cuioia tra 52 anni.
avrò 90 anni e sarò il vecchio più rompicoglioni della terra 😀
Brava pam. La tua considerazione mi ricorda la metafora della ninfea: adagiata alla superficie dell’acqua ma con radici che scendono sotto terra. Ognuno di noi dovrebbe saper vivere con profonda leggerezza.
Ragazzi mi sto divertendo come un pazzo. Ho guardato deathclock dall’ufficio e cercato di predire la morte delle mie colleghe, e queste urlavano come delle pazze: “non lo voglio sapereeeeeeeee”. E’ incredibile. Ci credono davvero. Credono davvero che inserendo 4 informazioni in un sito interent, questo sia ingrado di prevedere la loro dipartita. Chissà se vale anche per le stragi di massa…. se continuano a litigare così…. prima o poi ci sarà una che si presenta in ufficio con un’acetta e che fa una carneficina al di là di ogni previsione 🙂