C’era da aspettarselo: la “webbata” del giorno è il tam tam, tra giornali online e blog, dedicato al venerdì 17.
Una giornataccia.
Soprattutto perché una serie di scioperi sta bloccando le nostre città, rendendo difficile ogni spostamento: sono in atto scioperi nel trasporto, nella scuola, nella sanità e nella pubblica amministrazione.
Sfortuna?
In realtà se ci pensiamo bene, e se pensiamo all’economia mondiale, è da un po’ che affrontiamo un venerdì 17 tutti i giorni. Ma i disagi di oggi danno più nell’occhio di quelli di sempre, perché oggi è un giorno sfortunato in cui qualcosa di brutto deve accadere per forza.
Oltretutto il 2008 è bisestile e quindi la quantità di sfortuna potrebbe anche aumentare, non so in base a quale nefasto collegamento astrale.

Ma da dove nasce questa convinzione che la coincidenza del venerdì col numero 17 porti male?
In teoria il giorno che la tradizione vorrebbe che portasse sfortuna è il venerdì 13, perché fu di venerdì 13 ottobre che venne dato l’ordine dello sterminio dei templari. Infatti in America ancora oggi è il 13 il numero sfortunato. Per quanto riguarda il 17 ci sono diverse teorie: alcuni sostengono che sia perché in romano 17 si scirve XVII che anagrammato da VIXI e quindi VISSI, cioè vissi e ora sono morto; secondo altri si tratta dell’inizio del diluvio universale, iniziato secondo l’antico testamento nel giorno 17 febbraio… e via malocchiando le teorie si sprecano.

Naturalmente nessuno di noi ci crede, sappiamo e dichiariamo a piena voce che si tratta solo di pregiudizi inutili e stupidi.
Fatto sta che sugli aerei Alitalia non esiste il posto numero 17 (abolizione che non ha certo portato bene alla compagnia) mentre la A17 Napoli-Bari è stata cancellata delle mappe italiane nel 1973 e la Renault R17 è stata commercializzata in Italia come R177.

Non ci crediamo ma le leggende metropolitane e la paura per gli eventi più funesti domina una grande quantità del materiale che viaggia in Rete, e il venerdì 17 è in buona compagnia: un po’ tutto può arrivare a portare sfortuna, perfino Berlusconi.

Personalmente c’è solo una cosa che credo porti malissimo e che ogni giorno mi fa paura: le 8.00 del mattino.