Un tempo erano parole crociate, libri e vecchie riviste ad accompagnare le “sedute” più impegnative alla toilette. Ma oggi, nell’era di Internet, anche in bagno scoppia la cyber-mania. Sms, e-mail e social network ispirano “in quei momenti” circa 3 persone su 4, almeno secondo un sondaggio condotto nel Regno Unito.
Computer e cellulari, insomma, non lasciano tregua nemmeno lì, nella segreta intimità della stanza più tabù, dove ora si arriva addirittura a coltivare rapporti di lavoro e amicizie a distanza (Adnkronos).
Il massimo secondo me è Twitter.
Dev’esser bello cinguettare dalla tazza.
Ma non basta.
Sapete perchè si sente l’esigenza di leggere qualcosa in bagno?
Antonio Longo, past president della Società italiana unitaria di colonproctologia, sostiene che l’uomo, lavorando fuori casa, deve necessariamente farla prima di uscire, e cerca “l’ispirazione”.
E cosa ci può essere di meglio della politica italiana?
CONCORDO!
io quando sento che proprio non mi viene vado sul sito di Flavia Vento e … boom 🙂
hahah Tony se vuoi ti do una lista di persone che non arrivi nemmeno a raggiungere il water 😉
noooooooooo ti prego, se me la faccio addosso in ufficio sono un uomo morto, adesso capisco la necessità e l’importanza dei pannoloni per adulti 🙂
Io cinguetto eccome dalla tazza. Credo sia una delle grandi, grandissime conquiste della tecnologia.
io una volta in un bagno pubblico ho sentito la tizia di fianco a me che parlava al cellulare, ad un certo punto ha anche tirato lo sciaquone e mi chiedevo se dall’altra parte del telefono non si sentisse….
Quando si dice: “essere vicini nel momento del… bisogno” 😉
A me non verrebbe mai in mente una cosa del genere, ma come si fa a telefonare a qualcuno mentre si sta c******?
@actarus dipende da chi stai chiamando….. magari in certi casi aiuta 😉