Il “caso” risale a qualche mese fa, ma fa riflettere su come funziona l’informazione italiana.
Klaus Davi, fondatore dell’agenzia di pubbliche relazioni Klaus Davi & Co, per molto tempo ritenuto un guru della comunicazione nonché un affermato massmediologo, è stato denunciato alla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana per la diffusione di notizie false.
Il furbone infatti per anni ha diffuso notizie inventate a tavolino per dare visibilità al nome o al marchio dei suoi clienti. Ad esempio è stata opera sua la “notizia” secondo la quale George Clooney avrebbe fatto infuriare Elisabetta Canalis a causa delle notti trascorse a giocare a poker online: ovviamente la notizia citava a chiare lettere il sito del quale George sarebbe appassionato, che guarda caso è cliente di Davi.
Così, tra una montatura e l’altra, i brand dei suoi clienti circolavano ed erano regolarmente accostati a personaggi famosi, mentre per anni testate giornalistiche “di tutto rispetto” hanno rilanciato gli “scoop” come se fossero veri, senza porsi troppi problemi e senza verificare.
Purtroppo non si può nemmeno dire che si tratti di casi isolati: il giornalismo italiano è pieno di episodi simili.
Peccato che Davi sia stato sgamato, altrimenti di questi tempi potrebbe fare una gran pubblicità alla Pfizer trattando le notizie di politica italiana. E non dovrebbe nemmeno inventarle.
Beh, ma lui citava come fonte l’ipotetico Metropolitan Post, se poi gli autorevoli giornalai italiani ci cascavano ripetutamente, è un problema loro. Come peraltro cascano regolarmente nelle bufale diffuse ad arte dalla ryanair (come il gabinetto a pagamento o i posti in piedi).
E spesso sono i giornali stessi a fare delle megamarchette tipo Repubblica che aveva riportato le lamentele dell’ex-marito di Madonna, a quanto pare costretto a far sesso con le musiche di Madonna in sottofondo, su un divano Natuzzi equipaggiato di casse acustiche, descritto come fosse un comunicato stampa, divano ovviamente non ancora entrato in produzione “ai tempi” del loro matrimonio.
E come dimenticare questa memorabile marchetta Telecom…
http://techpassionpr20.blogspot.com/2010/09/pubblicita-telecom-in-articolo-di.html
Secondo me purtroppo il problema non è nemmeno che i “giornalai” ci cascavano… Io dico che sapevano benissimo e non gliene poteva fregare di meno
dimostrazione che il mondo è sempre più fatto per i furbi e non gli onesti, oggi tutto quello che è negativo e amorale premia, il mondo è una marchetta gigante … chi la chiede e chi la fa.
L’informazione in Italia è un vero schifo del resto è serva del padrone e finchè si concederà a una persona che ha in mano l’informazione di essere una delle più importanti cariche dello Stato la situazione non cambierà di certo
@Bruno se è per questo in italia tutto è asservito al padrone
E poi ci si chiede come mai l’italia vada a puttane forse perchè ci va chi ci governa!!!!!
il problema è che l’informazione rispecchia la società e ci fa capire che paese siamo ieri ad esempio non si è parlato di altro che delle decine di persone che stanno cercando di far luce sulla vita sessuale di berlusconi mentre quando ci sono le vere emergenze polizia e giudici mancano e i criminali vengono lasciati in libertà
Veramente “le bombe” di Klaus Davi erano tutt’altro che favorevoli al Premier. E’ lui ad aver creato il caso di Stracquadanio che giustificava la prostituzione a scopo di carriera politica (poi Stracquadanio ha avuto la furbizia da sfruttare la cosa a scopo di notorietà personale)