Secondo il premio Nobel Mario Vargas Llosa, il linguaggio che usano i ragazzi su Internet è terrificante e fa supporre che pensino come scimmie.
Lo ha affermato in un’intervista al settimanale uruguayano Busqueda: “Internet ha messo in soffitta la grammatica, l’ha liquidata, per cui si vive in una specie di barbarie sintattica. Se scrivi in quel modo è perchè parli in quel modo. Se parli così è perchè pensi così, e se pensi così è perchè pensi come una scimmia. Ciò mi sembra preoccupante. Forse la gente è più felice se arriva a questo stato e, chissà, ma non lo so, le scimmie sono più felici degli esseri umani”.
Ecco. E io che volevo scrivere sul mio status di Facebook “Sono al mare, il tempo è brutto”. Mi sa che lo sostituirò con un: “Il mare ha un aspetto plumbeo, verde scuro, fumante, adirato, con macchie di spuma e onde che avanzano sempre alla stessa distanza verso la spiaggia. Talvolta una barchetta di pescatori si dimena fra le scosse; talaltra una raffica di vento scosta le nuvole”.
E poi mi mangerò una banana.
in effetti un minimo di dubbio direi che è legittimo
Pamela, da grande voglio essere come te! 😀
Hahaha grazie Ilaria 🙂
normalmente il web non è luogo di esternazioni profonde ma dove ci si esprime in velocità. non penso significhi essere analfabeti o scimmie solo adeguarsi al mezzo
Lungi da me il tollerare chi non sa l’italiano…. però non mi pare il caso di parlare aulico in chat!
ah perchè le scimmie pensano???? spetta va che su sto ramo sto un po’ scomodo….
l’importante è che uno conosca l’italiano poi sul web è libero di storpiarlo come gli pare non credo proprio che sia il modo in cui uno scrive sul web a dirci che tipo di persona sia e in che modo pensi
ma sarà lui una scimmia!
@kika il problema è che poi molto spesso queste persone l’italiano non lo conoscono affatto