Richiesta ufficiale di collaborazione

Richard Bandler disse: “Non avrai una seconda possibilità di fare una prima, buona impressione”.

Oggi viviamo in un mondo in cui tutto è marketing, in cui il gioco cambia più rapidamente che mai e in cui spesso si ha a disposizione un’unica chance.
Per fare qualcosa che venga notato bisogna essere molto creativi, e avere coraggio.

Qualche temerario esiste. Qualcuno in grado di dimostrare che ci si può proporre ad un’agenzia pubblicitaria in maniera decisamente non convenzionale, che non è detto che un curriculum debba per forza essere noioso e standardizzato, che si può essere innovativi e che l’innovazione è divertente.

Arnald è un aspirante copywriter, sta cercando lavoro e ha deciso di proporsi con questo video, un mix di immagini, parole e musica che ci trasportano nel paragone più audace, quello con il più grande dittatore mai esistito.

Se è vero che comunicare significa cercare di convincere il prossimo ad adottare il nostro punto di vista, Arnald ha fatto centro: ci ha catturati, emozionati, stupiti e divertiti.

Io lo assumerei subito.

Share Button

17 commenti su “Richiesta ufficiale di collaborazione

  1. Mi è venuta la pelle d’oca. Carmina Burana mi inquieta sempre e queste immagini, con questo montaggio, sono davvero ben riuscite. bel, bel, BEL!

  2. Bisogna dire che questo ci fa capire quanto importante sia avere una possibilità, io gliel’avrei data se non altro per il coraggio di osare, di uscire dall’anonimato di un foglio di word.

  3. In controcorrente – non mi ha impressionato piu’ di tanto. La sostanza e’ che il curriculum e’ limitato a conoscenze piuttosto semplici.
    Sorry.

  4. Io lo trovo di cattivo gusto. Insomma stiamo parlando di nazismo! Credo che se questo signor Arnald è davvero così creativo avrebbe potuto trovare qualcosa di meglio, qualcosa di veramente divertente. Ci sono pubblicità straordinarie in giro, poteva sforzarsi di metterci almeno un po’ di buongusto!

  5. Da selezionatrice professionista, uno cosi’ non lo assumerei nemmeno se me lo regalassero.
    Non si paragaona a Hitler in quanto grande leader trascinatore di folle, ma in quanto folle frustrato genocida…
    Non proprio un approcio costruttivo, direi…

  6. Capisco le perplessità di tanti. Quello che secondo me non cogliete è il fatto che questo tizio può avere anche una grande esperienza, un gran curriculum, può saper scrivere benissimo, ma se non ha fantasia, se non è creativo, non sarà mai in grado di colpire il pubblico con i suoi testi. Lavoro in un’agenzia pubblicitaria e confermo che, anche se non so se lo assumerei, di sicuro un colloquio conoscitivo glielo proporrei. Ovvio che ci vogliono solide competenze dietro alla “facciata”, ma ragazzi… stiamo parlando di gente che deve creare, che deve osare, che deve divertire…. non di uno che si propone per lavorare in banca!

  7. Lasciamo stare il moralismo per favore. Qui nessuno sminuisce l’orrore del genocidio, si tratta solo di mettere un po’ di ironia nella presentazione di un aspirante creativo. Ricordate “La vita è bella di Benigni”? Non ditemi che non è un capolavoro. Eppure raccontava la storia di deportati in un campo di concentramento, e faceva ridere. E alla consegna degli oscar, Spielberg, che da ebreo aveva già trattato l’argomento, si è alzato ad applaudire. Viva l’ironia e chi è abbastanza intelligente per capirla!

  8. A me il curriculum è piaciuto, però devo ammettere che in effetti non si tratta tanto di fare ironia su un personaggio storico (tra l’altro discutibile) ma del fatto di paragonarsi a lui.
    Non mi intendo di psicologia ma posso pensare che potrebbe essere sintomo di manie di grandezza o di qualche disturbo psichico.

  9. Basta con la sindrome da mulino bianco, col politically correct. Se le pubblicità vanno sempre più verso l’intrattenimento e il divertimento (e Cannes ne è una dimostrazione), perchè non lo dovrebbero fare i creativi nel presentare il loro curriculum?

  10. Ciao a tutti, sono Arnald.
    Il mio curriculum creativo di un paio d’anni fa continua a girare con mio piacere.
    Nel frattempo mi sono venduto su ebay (http://spotanatomy.libero.it/index.php/2008/01/24/copywriter_ebay_asta_mercato_lavoro) e ho mandato lettere spedite da me stesso trent’anni fa, appena nato (con tanto di francobollo del ’75) chiedendo di essere assunto fin da allora perché sapevo che in questi anni il lavoro sarebbe stato in una situazione difficile.

    Che devo dire, lavoro l’ho trovato e sì, ho davvero manie di grandezza.
    Pensate che quando ho fatto quel filmato sognavo uno stipendio dignitoso e un posto in cui lavorare come si deve. Insomma, un vero mitomane.
    C’è chi parla di scarse conoscenze storiche, chi di cattivo gusto.
    Vi dico in due parole cosa ne penso.
    1 – I carmina burana di Orff vennero suonati la prima di fronte a Hitler in onore del III reich. L’uso spropositato che se ne è fatto dopo non ha niente a che vedere con la loro origine.
    2 – Trovo molto più di cattivo gusto il modo in cui la memoria e la Shoah vengono trattate dai nostri politici e dall’ipocrita opinione pubblica. Questa non è un’apologia al nazismo, tanto meno ho usato immagini che rendessero più scabroso il filmato. C’è un breve accenno alle deportazioni (una sola immagine) e niente di più: niente cataste di morti, nudi e torture. Non mi sembra poco.

    Tutto qui.
    Per il resto, commenti sulla creatività o meno della cosa, chiaramente sono ben accetti perché fa parte del gioco.
    Dopo questo CV sono finito in Ls&partners, poi in Armando Testa, ora in JWT (non so per quanto, spero abbastanza da farmi capire).
    Ringrazio Pamela dello spazio che mi ha riservato.
    Vi saluto e vi lascio un link che forse parla meglio di me a questo punto:
    http://www.diversamenteoccupati.it

    Ciao a tutti,
    Arnald

    p.s.: mio padre è ebreo e mia madre cattolica. non m’hanno battezzato con un risultato piuttosto ovvio: non avere educazioni preconcette.

  11. Armando Testa! WOW! Allora avevo ragione a dire che io ti avrei assunto immediatamente 😉
    Grazie per il tuo contributo Arnald, in bocca al lupo!

  12. A me questo modo di presentarsi piace, e non mi stupisce affatto che un creativo cerchi di sfoderare le sue armi. Un curriculum non può essere sempre identico a se stesso indipendentemente dalla professione che si sceglie, come spesso accade. Se sono alla ricerca di una modella chiamerò a colloquio una ragazza che mi allega una bella foto, anche se nel curriculum ci sono errori di ortografia. Se cerco un giornalista non potrò mai tollerare un errore. Se cerco un creativo non posso tollerare la banalità. Bisogna saper distinguere. Chiaro che se cerco una baby sitter e questa si presenta con un video pseudo-nazista… bhe…. 😀

  13. Sono d’accordo anch’io. Se avessi un’agenzia pubblicitaria sceglierei un creativo in grado di colpirmi, anche se lo fa creando un paragone ardito.
    Perchè la pubblicità dello scoiattolo che scoreggia non è stata un po’ ardita, soprattutto se consideriamo che pubblicizza un prodotto da masticare? Però ci ha colpiti e tutti ce la ricordiamo. Essere in grado di stupire e di rimanere nella mente delle persone, è questo il senso della pubblicità. Altrimenti facciamo gli idraulici.

Lascia un commento