Pericoli del Web 2.0.
Ogni giorno leggiamo notizie che riguardano licenziamenti causa Facebook, sospensioni da scuola causa Facebook, divorzi causa Facebook.
Sembra quasi che i social network stiano diventando la ragione di tutti i nostri mali.
Carolyn ha visto su Facebook, nelle foto messe online da una sua conoscente, immagini di una festa in una casa che le sembrava familiare: osservando meglio si è resa conto che si trattava del suo appartamento, affittato ad un coppia di ragazzi che lo utilizzava per scatenati rave party.
Tom Stones rischia il licenziamento perché, dopo aver avvertito il suo capo di non potersi recare al lavoro causa malessere, ha raccontato su Facebook la sua nottata di baldoria.
Il problema è che utilizzare gli strumenti Web 2.0 non significa essere utenti 2.0: spesso si è solo pirla 2.0.
proprio le nuove generazioni che dovrebbero essere così furbe e pratiche di internet dimostrano di usarlo con grande leggerezza
Sinceramente trovo esagerato che datori di lavoro o altri cerchino di controllare la nostra vita privata attraverso facebook
I miei profili su Facebook e Twitter sono disgustosamente inquinati ma la gente sa perfettamente che lo sono anch’io, ergo non vi è nulla da nascondere.
L’importante è che il profilo rispecchi quello che si è e si fa in realtà: da quel punto in poi non ci sono problemi 😉
Hai ragionissima Rudy. Infatti quando non vai a lavorare facendo finta di star male, sul tuo profilo di FaceBook appare prontamente una descrizione minuziosa del tuo malessere 😉
In verità è che sono cagionevole!
Quoto vale, l’attenzione suscitata dai sn ormai è troppa e non si può pensare davvero che uno scriva tutto ciò che lo riguarda in posti come questi…. magari si scrive di una serata di baldoria e di sesso per bullarsi con gli amici e in realtà si è passata la nottata sul water con la diarrea. semplicemente quello che scriviamo sul sn non è più vero delle balle che raccontiamo al capo o alla moglie
un capo ke ti controlla su facebook è un figlio di P anche xchè come fa a sapere cosa scrivi se nn ha accesso al tuo profilo? forse ce l’ha xchè ti ha kiesto l’amicizia con falso nome e questo è inganno e violazione della privacy come se il tuo capo si appostasse sotto casa tua per vedere cosa fai nella tua vita privata è una vergogna!
Si e’ vero ! Su facebook , rubano l’ identita’ , ci sono decine di : Klaau’ (*_*) AIUTOOOO!!!! 😀
facebook non è altro che una piazza online ma pur sempre una piazza. se tu vai nella piazza della tua città e ti metti a parlar male della tua professoressa rischi di essere sentito e la stessa cosa avviene su facebook dove però ogni cosa è amplificata e i rischi sono ancora più gravi. non si tratta di fare leggi o di vietare questi sistemi come molti dicono, si tratta solo di usare un po’ di prudenza
Hai ragione Vic, è tutta una questione di buon senso 2.0 🙂
la libertà di espressione comprende la libertà di poter chiacchierare con gli amici e di dirgli che il tuo capo è uno stronzo come di scriverlo sulla tua bacheca di fb dove i tuoi amici lo leggeranno
@paolo: il fatto di essere nati dopo l’80 non implica che uno sia nato hacker.
Per esempio ho letto di un quindicenne spacciatore che si è fatto cogliere in flagrante dalla madre grazie ad ottimi log di msn dove ha lasciato traccia dei suoi traffici.
@cobra: guarda che è più probabile che il tipo in questione nell’articolo sia pirla ed abbia il suo capo tra i friend con l’identità reale.
@vale: a mio avviso non è “il datore di lavoro che cerca (appositamente, ossessivamente, maniacalmente) di controllare il dipendente
il capo stava più probabilmente guardando gli status dei friends ed ha colto in castagna il pirla.
Che poi il controllare ossessivamente il facebook di una persona sia da folle, sono d’accordo.