Periodicamente, a cadenza più o meno semestrale, viene diffusa la notizia secondo la quale l’utilizzo di Google e del Web ci rende stupidi, deconcentrati, pigri, smemorati.
L’ultimo studio sull’argomento viene dalla Columbia University di New York e stabilisce che sia la nostra memoria sia la nostra capacità di apprendimento sono cambiate e si sono adattate all’uso del Web, cioè si sono indebolite perché le risposte istantanee di Google e degli altri motori di ricerca hanno attenuato la nostra naturale capacità di memorizzare informazioni.
In poche parole Internet ricorda per noi dati che possiamo ritrovare quando vogliamo, senza prenderci la briga di doverli imparare: per questo motivo i giovani sottoposti alla ricerca hanno ricordato informazioni se veniva detto loro che non avrebbero più potuto recuperarle, mentre coloro che avevano a disposizione un pc sul quale annotarle e poterle ritrovare in seguito non le hanno ricordate.
Pare insomma che per colpa di Google il nostro modo di prestare attenzione alle cose e la nostra capacità di concentrazione siano mutate definitivamente.
Lo ha detto il tizio che fa le ricerche che vengono pubblicate da quel giornale scientifico comesichiama 🙂
E’ vero che la Rete è ormai diventata una estensione della nostra memoria (così come il cellulare a suo tempo ci ha permesso di dimenticare i numeri di telefono), ma non penso che sia una male.
Abbiamo così molto più tempo per altre attività di pensiero differenti e più creative rispetto alla memorizzazione.
Un po’ come quando a scuola ci costringevano a ricordare le poesie a memoria, pratica che ho sempre trovato inutile e priva di senso.
Mi sa però che le signore avranno sempre memoria lunghissima sui piccoli grandi torti dei loro compagni…
volevo scrivere un commento ma non ricordo più quale
Io col palmare mi organizzo tutto… solo che a volte non so dove cazzo è andato a finire 😉
volevo scrivere un commento ma non mi ricordo come si fa
@bombolone il che non si potrebbe esattamente definire una perdita 😉
Pam ma ci conosciamo?? 🙂