Stavolta Ratzy ha davvero dato il meglio di sé.

La polemica è scattata la settimana scorsa con l’ennesimo divieto della Chiesa all’uso del profilattico (mentre i metodi di controllo della fertilità femminile sarebbero ammessi) e col Papa che si chiedeva: “Come mai oggi il mondo, ed anche molti fedeli, trovano tanta difficoltà a comprendere il messaggio della Chiesa, che illustra e difende la bellezza dell’amore coniugale nella sua manifestazione naturale?”.
Io un’idea ce l’avrei.

Ma passiamo oltre, perché ieri la Chiesa Cattolica, sospesa tra anacronismo e modernizzazione, ha deciso che per evangelizzare bisogna usare anche Internet.
“Siamo nell’era di Internet e le possibilità di accedere alla Sacra Scrittura si sono moltiplicate. Il sinodo deve ascoltare, discernere e incoraggiare i progetti di trasmissione e di trasposizione delle Sacre Scritture in tutti questi nuovi linguaggi che aspettano di servire la Parola di Dio”.
Eh certo. Io me la figuro già la Bibbia coi collegamenti ipertestuali e magari anche gli AdWords di Google, moderna trasposizione della raccolta delle offerte durante la liturgia.

Nell’attesa che Papa Ratzinger introduca anche la confessione online, gli internauti si arrangiano come possono, ad esempio raccontando i propri peccati su siti appositi, con tanto di commenti degli utenti ai peccati altrui: contagio da condivisione 2.0.

Il più bello però è un sito inglese “Online Confession with Father Net”, confessione online con Padre Rete: prima ti fa scegliere se sei “figliolo” o “figliola”, poi ti propone un elenco di peccati, tra i quali “Ho ucciso”, a questo punto vuole sapere chi hai ucciso e tra le possibili scelte mette “Mia moglie” e, infine, Father Net ti assolve con un “Figliolo, evidentemente se lo meritava”.