Ieri sera c’è stato l’ultimo confronto tra Obama McCain.
Pare che McCain sia finalmente riuscito a dare una svolta alla sua campagna e a giocare in attacco, addirittura facendo perdere a Obama quel sorriso che sfoggia in ogni occasione e che fa tanto “marketing”.
Al di là dell’esito di questi confronti, Internet e la tecnologia rimangono comunque il vero campo di battaglia dei due candidati.
McCain, decisamente più indietro sul rivale, è ancora in fase di familiarizzazione con gli strumenti Web e ha già incontrato una serie di problemi: CBS e Fox News ma anche il colosso musicale Warner hanno chiesto la rimozione da YouTube di alcuni video di McCain che avevano usato stralci tratti da telegiornali come base sulla quale costruire un commento riguardo agli argomenti citati nei servizi o riguardo ai servizi stessi.
In relazione alla richiesta, McCain ha inviato una lettera a YouTube insinuando che i video fossero legittimi e che la loro rimozione fosse ingiustificata ed eseguita solo per turbare la campagna elettorale e mettere a tacere il dibattito politico. Poi ha aggiunto: “Crediamo che sarebbe più efficiente, e creerebbe un enorme beneficio, se YouTube si impegnasse in una revisione legale completa di tutte le richieste di rimozione che hanno come oggetto almeno i video postati dagli account registrati dai candidati politici e dai loro staff”.
Probabilmente i repubblicani non hanno ancora capito che l’efficacia dei servizi di sharing si mostra soprattutto quando i contenuti sono prodotti e messi in circolo dai cittadini del Web.
Obama se la cava decisamente meglio: dopo aver compreso i meccanismi del passaparola in Rete e aver riscosso apprezzamenti grazie al viral marketing, dopo la tv via cavo e il software per iPhone, ora ha comprato pubblicità elettorale “virtuale” su 9 giochi elettronici del gruppo Electronic Arts.
Un tabellone pubblicitario col volto di Obama, ad esempio, troneggia nel circuito automobilistico del videogame “Burnout Paradise” per Xbox 360, così come nel popolare gioco di football americano “Madden 09”.
Così anche il popolo dei gamer è sistemato.
I bookmaker online hanno già decretato il vincitore: Obama sarà il prossimo presidente degli States.
Se così fosse, a McCain resterebbe un po’ di tempo libero per imparare a capire le dinamiche di Internet e magari per farsi una bella vacanza su un’isola di Second Life.
Confesso che capisco poco di marketing e che non sto seguendo granchè le elezioni politiche americane. Ma ogni volta che vengo su questo blog e leggo come i due candidati, e soprattutto Obama, utilizzano gli strumenti informatici per fare propaganda, resto sempre più colpita. E sempre di più mi rendo conto di quanto la nostra politica sia lenta.
Da osservatore che ha vissuto per molti anni negli States e conosciuto parte della politica di Washington, posso dire che le elezioni verranno decise soltanto dalla politica interna (lavoro e busta paga) e dall’etica (religione, matrimoni gay,…). Purtroppo siamo in un periodo di recessione dell’economia reale a cui si e’ aggiunta una crisi finanziaria strutturale. Il mio consiglio e’ quello di seguire con attenzione FoxNews – alla fine cio’ che verra discusso li’ determina chi vince le elezioni. Internet e’ importante, ma non abbastanza. Ma questa e’ solo la mia opinione.
in ogni caso l’idea di arrivare a farsi pubblicità all’interno dei videogames è straordinaria. i politici italiani potrebbero al massimo arrivare a pensare di mettere i loro bei faccioni sulle etichette dei salami 🙂
l’idea dell’in-game advertising trovo sia geniale, e molto probabilmente riuscirà a lavorare a livello inconscio sui gamer che assoceranno l’immagine di obama, vista di sfuggita, al piacere provato giocando. il marketing dei democratici ha superato se stesso ancora una volta
E’ sorprendente il modo in cui Obama sia riuscito a far breccia nel popolo di Internet: ha un suo blog, i suoi spot arrivano anche negli iTunes Store della Apple, alcuni fan gli hanno costruito un quartier generale su Second Life, e sui principali social network.
Obama sarà il primo web-president della storia!
Non dimentichiamoci che internet è servito soprattutto a una cosa: raccogliere fondi.
Dietro al record di 150 milioni di dollari raccolti dal candidato democratico in settembre ci sono 632 mila nuovi contributori che hanno donato una media di 86 dollari a testa. La raccolta effettuata attraverso internet, consente a Obama di spendere più di McCain per la campagna pubblicitaria.
Obama fa pubblicità sui videogiochi perchè se lo può permettere. Grazie a internet