Non centra nulla con questo blog, ma la polemica legata al film Valérie di Christian Molina che domani verrà distribuito alle sale in 90 copie, mi ha fatto venir voglia di scrivere 2 righe, in fondo ho all’attivo una tesi di laurea in storia del cinema.
Negli anni ’60 la nostra cinematografia subiva i tagli di una censura bacchettona che non consentiva nemmeno ai carabinieri di soffiarsi il naso sullo schermo, perché era disdicevole.
E oggi?
Oggi le concessionarie di pubblicità rifiutano la locandina di un film che si intitola “Diario di una ninfomane” perché “ninfomane” è una parola che disturba.
Notare che per “diario di un assassino” nessuno aveva avuto niente da ridire.
Beh pAm permettimi di dire un paio di cose: prima di tutto ti scimmiotterò a vita per il fatto di aver trattato un discorso che esula completamente dalla Rete solo per tirar fuori un argomento SEO. Furbo ma scellerato 😉
Poi la seconda parte nella quale non posso che elogiare il tuo post e ricordare a tutti che Striscia la Notizia ha censurato la parola “orgasmo” nel TG satirico. La parola orgasmo e nn una parola che indica brutture e tribolazioni.
Il punto è che, non si sa per quale motivo, tutto ciò che è abbinato al sesso viene a sua volta abbinato all’imbarazzo,
quello che è abbinato alla morte ed alla violenza no.
In tutto questo si percepisce un forte retaggio cattolico… lasciatemelo dire.
Il pene al tempo dei romani era un simbolo bello, naturale e potente ed oggi è visto come un’amenità.
L’orgasmo è una fikata, non una cosa da censurare, così come la parola ninfomane o tutte quelle abbinate al SESSO!!
Ekkekkazzo
Scusate ma avete mai visto i titoli dei film porno? Quelli non li censura nessuno?
Beh no, essendo porno devono essere “sconci” per loro natura.
Ma hanno anche canali particolari e vietati: insomma sono cose diverse 🙂
Rudy sei un intenditore 😉
Beh, si… è risaputo.
Trovo che la pornografia sia una nobile arte: molto più del BritPop per esempio 😉
L’italia si identifica con la chiesa, che porta con sè ipocrisia e censura. O emigriamo tutti o ci adeguiamo perchè purtroppo sarà impossibile cambiare le cose a breve
le pubblicità di dolce e gabbana e di benetton sono peggio di questo manifesto
Già… anche quella del Dixan e del Perlana se è per questo 😉
la solita pornografia mascherata da film d’arte. complimenti anche a questo blog che dà seguito a queste polemiche
a chi è che da fastidio la parola ninfomane? a me no di sicuro. anzi, magari incontrarne una
Proprio l’Italia, il paese dove non puoi accendere la tv o girarti per strada a guardare un cartellone senza imbatterti in tette e culi al vento, ha problemi con questa locandina?
Riuscitissima operazione di marketing, fai un film porno, lo fai passare x arte, riesci a farti censurare la locandina e ottieni un sacco di pubblicità. Bravi bravi
Bello avere in italia il vaticano con tutto il suo retaggio di falso moralismo
Devo dare ragione a Pam (non capita spesso). Ci sono molte cose piu’ serie di cui scandalizzarsi che un film pornografico. Magari tutti i nostri problemi fossero solo questi.
Voss ti preoccupi solo della Chiesa ma non ti poni il problema dei bambini? Nelle città ci sono anche i bambini che quando vedono certe cose chiedono spiegazioni, cosa risponderesti a tuo figlio di fronte a un manifesto pornografico?
Giovanna sinceramente mi preoccuperei molto di più di dover spiegare a mio figlio come mai il papa preferisce che le popolazioni si lascino sterminare dall’aids pur di impedire l’uso del profilattico, sono queste le cose irragionevoli e difficili da spiegare, non quelle legate al sesso che è un atto naturale
Voss, preoccupati di tua figlia che fa BJ nei bagni delle scuole a 14 anni…sono questi gli atti naturali? il Papa fà il suo, chi lo vuole ascoltare lo ascolta, chi no, si fa i fatti suoi…ma la mancanza di una famiglia forte alle spalle dei ragazzi (e delle ragazzine) si vede…te lo dico da educatore 39enne (non 70enne)
Alla fine il film è uscito con regolare locandina, almeno a Ferrara. Che abbia ragione Bruno? 😉