Nei giorni scorsi Alasdair Allan e Pete Warden, due ricercatori che si occupano di sicurezza e privacy, hanno scoperto che iPhone e iPad registrano e salvano in un file tutte le coordinate geografiche in cui si spostano.
L’iPhone salva ogni dettaglio della localizzazione in un file segreto sul dispositivo, che viene poi copiato sul computer del proprietario in occasione della sincronizzazione. Il file contiene la latitudine e la longitudine che il telefono cellulare ha registrato, con le coordinate prese attraverso un timestamp, il che significa che se qualcuno ruba il telefono cellulare o il computer potrebbe scoprire i dettagli sui movimenti del proprietario utilizzando un semplice programma (Giornalettissimo).
Il file esiste, non c’è dubbio, e si tratta di una violazione della privacy non da poco.
Qualcuno ha ipotizzato che possa essere generato da un bug, ma è una congettura poco credibile: casomai il bug potrebbe essere quello di non averlo cifrato e di averlo lasciato potenzialmente alla mercé di chiunque.
La notizia ha scatenato un tale polverone che ora senatori e membri del congresso americani vogliono vederci chiaro.
E Steve Jobs?
Lui, come al solito, nega: “Noi non tracciamo nessuno, le informazioni che circolano sono false”.
Io gli credo, anche perché è venuto a dirmelo a Cocomaro di Focomorto 🙂
qualunque cellulare può individuare la posizione di un utente non vedo dove stia il problema
tanta gente oggi autorizza questi dispositivi e fa sapere al mondo dove si trova e cosa sta facendo in qualunque momento si tratta di una scelta ma ci deve anche essere data la possibilità di scegliere il contrario e cioè di non tenere traccia dei nostri spostamenti cosa che in questo caso non è stata fatta quindi c’è violazione eccome
pam ma dov’è cocomaro di focomorto?
Hahahah non ne ho idea Daniele, mi piaceva il nome 😉
va bè comunque questo file è molto più innocuo di tutte le telecamere che ci registrano ogni giorno è un problema inesistente
Nel menù delle impostazioni del GPS di tutti i dispositivi Android viene specificato che i dati relativi alla posizione dell’utente sono raccolti e inviati ma sempre in forma anonima e criptata, inoltre dallo stesso menù è possibile disattivare l’opzione di invio dei dati (al contrario di iPhone)
Bene così l’amico Steve saprà sempre quando vado a puttane
geniale Pippo 😉
ormai ognuno di noi è stato ridotto a un insieme di dati che verranno utilizzati e venduti. sapere ad esemipo dove vado a fare la spesa e a che ora mi rende un consumatore di un certo tipo, profilato e quindi più iteressante……. dobbiamo fare molta attenzione perchè le aziende come facebook guadagnano sulla nostra leggerezza nel comunicare e autorizzare i dati