Quali novità approderanno sul Web in questo nuovo anno appena iniziato e, soprattutto, chi saranno i promotori del cambiamento?
Newsweek, come suo solito, ha redatto una classifica, questa volta dedicata alle 5 persone che dovrebbero diventare le più influenti della Rete.
Siete già preparati a sentire i soliti Bill Gates, Steve Jobs, Sergey Brin o Mark Zuckerberg?
Nemmeno per idea.
Secondo il settimanale americano a fare la storia del Web nel 2009 saranno persone approdate alla Rete solo di recente, dopo lunghe carriere nel giornalismo, in televisione o in politica.
In vetta troviamo Tina Brown, ex direttrice di Vanity Fair e di The New Yorker, biografa di Lady Diana, che ha deciso di abbandonare giornali e tv per dedicarsi ad una nuova avventura online: The Daily Beast, un aggregatore di notizie che seleziona il meglio di quanto viene pubblicato in Rete, dalla politica al gossip.
In seconda posizione Julius Genachowski, guru della strategia online di Obama che ora si candida a diventare il suo principale consigliere alla Casa Bianca per i temi dell’innovazione e della tecnologia.
Terzo posto per Evan Williams, il ragazzo prodigio che ha lanciato Twitter e fatto esplodere il fenomeno del microblogging, cioè dei messaggi in 140 battute.
Previsto ancora tanto successo per i video online, ma il 2009 non sarà l’anno di YouTube, bensì di Hulu.com, servizio simile ma completamente legale (per ora disponibile solo negli Stati Uniti) che propone una nuova formula che si sta dimostrando vincente: niente video amatoriali ma solo filmati professionali e tanta pubblicità.
Infine, in quinta posizione l’ormai immancabile Facebook, ma le previsioni non si concentrano su Mark Zuckerberg bensì su Sheryl Sandberg, manager approdata da poco al social network dopo una lunga carriera a Google: sarà compito suo trovare soluzioni redditizie per il marketing.
Mi ispira particolarmente Hulu.com. Bisognerà vedere. Di sicuro YouTube ha molti difetti e c’è parecchio margine di miglioramento
Soprattutto il progetto di Tina Brown credo abbia grandi potenzialità. E’ quello che manca qui in Italia, un aggregatore di notizie che si fonda sulla personalità e l’esperienza fatta sul campo di una grande direttrice-giornalista. Ce ne sono diversi esempi nel mondo ma da noi finora esistono solo giornali online e il sito di gossip in stile dagospia decisamete troppo frivolo
Devo dire che The New Yorker mi e’ sempre piaciuto molto (e spesso mi capita di leggerlo). Ma, come tutte le cose nuove, the Daily Beast ha i suoi rischi. Vedremo.
io sono molto curiosa per le sorti di facebook. sono convinta che il boom di questo momento non durerà per sempre, anzi, presto finirà nel dimenticatoio. chissà se sheryl sandberg riuscirà a trovare la strategia giusta
sarà obama, e quindi julius genachowski il re del web nel 2009. obama ha già dimostrato in campagna elettorale di padroneggiare il web. ora che è presidente degli stati uniti incentrerà sul web tutte le sue strategie di consenso, e non ci sarà spazio per nessun’altro. il governo americano sarà il web del 2009
nella lista non ho visto il mio nome…. come mai?
uffa…
il web nel 2009 sarà sempre più partecipativo e collaborativo e soprattutto la principale fonte di informazione di ognuno di noi. poi chi farà cosa secondo me passa in secondo piano. l’importante è che siamo sempre più una grande comunità
Grande attesa per le strategie di marketing dei social network. Il 2009 è l’anno in cui molti chiuderanno bottega o si faranno comprare da giganti del web o cominceranno ad introdurre servizi a pagamento. Nel 2008 si sono fatti prendere da manie di grandezza, pagano 100 milioni di dollari l’anno per archiviare i dati degli utenti, hanno permesso di pubblicare foto e video in grandi quantità occupando spazio su hard disk e server e consumando banda. Twitter non ha ancora nessun modello di business e facebook ne ha uno molto debole, vedremo se e come riusciranno a stare a galla