Un social network consiste in un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari.
Internet è la culla ideale per il genere di struttura della quale stiamo parlando, una struttura sociale che si basa su connessioni evanescenti, ed Internet stesso è il mezzo che ha dato la fama e la notorietà a siti come Facebook o MySpace o ancora Twitter, l’evoluzione mista tra SMS e chat.
Ci si incontra virtualmente, si scambiano foto, filmati ed esperienze, si fanno delle semplici chiacchiere, si trovano posti di lavoro e a volte… si perdono posti di lavoro.
Oramai i social network come Facebook sono diventati molto più di passatempi: sono parti integranti di noi, innesti ed appendici alla nostra stessa vita.
Ma quali potrebbero essere le fonti di introito di aziende che, di fatto, sanno tutto di noi?
Ricordate il film Minority Report, nella scena in cui Tom Cruise fugge dalla polizia e si trova a viaggiare con i mezzi pubblici? In quel pezzo di film Cruise è letteralmente inseguito dalla pubblicità.
I cartelloni pubblicitari in realtà sono monitor, grandi schermi che lo chiamano per nome e gli offrono le cose che sanno essere di suo gradimento? E come sanno queste cose? Attraverso le informazioni che noi stessi abbiamo “rilasciato” sulla Rete.
E non crediamo che questa cosa sia così lontana, è solo questione di tempo e di “potenza di calcolo”.
Prendiamo Facebook ad esempio: i suoi database comparativi si incrociano e sanno che io, ad esempio, amo il salame, mi piace l’acqua “leggera”, esco in genere per andare al cinema o al ristorante leggo libri cyber punk e mi vesto in maniera casual.
Prendete questi dati, metteteli a disposizione delle agenzie pubblicitarie ed il gioco è fatto, la pubblicità sarà mirata su ognuno di noi in maniera precisa e a tratti inquietante.
Ecco il grande potere del quale stiamo dotando i gestori dei servizi Web: la possibilità di conoscerci a fondo, a fondo quanto nemmeno un caro amico forse potrebbe conoscerci.
Gran bel pezzo, davvero gran bel pezzo…
Tu Rudy sarai circondato da pubblicità del frizzoro 🙂
ormai faccialibro E’ la nostra vita, stacchiamo solo per andare a letto e sono convinto che prima o poi tutto questo ci si ritorcerà contro almeno per quanto riguarda tutte le informazioni che inseriamo ogni giorno senza nemmeno pensarci
Io non vedo l’ora, almeno non mi dovrò più subire le pubblicità sceme di assorbenti e quelle di preservativi (considerando che non pratico) 😉
ci sarà un sacco di gente che vedra viagra e cialis in continuarzzione sai l’umiliazione?
Io vedrò valium a go go 😉
bè sentite la pubblicità in un modo o nell’altro la dobbiamo subire e sarà sempre così, meglio che almeno sia pubblicità che ci interessa. io se mentre navigo in internet o se mi arriva un sms sul cellulare che mi dice che il mio negozio di articoli sportivi mi fa uno sconto sono ben contento piuttosto che sentirmi dire che l’acqua uliveto mi fa fare plin plin
e la nostra privacy è sempre più a rischio