Nel momento in cui ci iscriviamo a un social network e mettiamo i nostri pensieri e stati d’animo in balia della Rete, un po’ cavie lo diventiamo per forza e gli studiosi si interessano a noi.
Secondo uno studio condotto da due ricercatori americani della Cornell University, che hanno preso in esame 509 milioni di tweet, in tutto il mondo le persone mostrerebbero cambiamenti dello stato d’animo secondo ritmi simili, nonostante i diversi stili di vita e le differenze culturali e religiose.
Ne è emerso che siamo tutti più felici al mattino e che, nel corso della giornata, l’umore tende a deteriorarsi, per raggiungere di nuovo il picco verso mezzanotte (quando tocchiamo il letto) e nel week end.
Lo psichiatra Tonino Cantelmi, però, non è d’accordo: ”A mio parere nello studio vi è un errore di fondo, l’omogeneità del risultato ottenuto è legata al fatto che il popolo di Twitter è simile ovunque, per esempio è estroverso e ha conoscenze tecnologiche e impegni lavorativi simili. E’ Twitter che seleziona gente simile”.
In poche parole su Twitter saremmo tutti uguali e quindi soggetti agli stessi stati d’animo.
Per poi non parlare dei bruciori di culo 🙂
La frase finale non l’ho capita (giuro! Non è una battuta.).
Quanto al fatto che al mattino TUTTI siamo più felici, mah… Si sa che i depressi veri sono più depressi al mattino e poi alla sera si rasserenano. Siamo una società opulenta – anche se sull’orlo del baratro (?) – e neccessitiamo di passatempi. Le notizie inutili sono uno straordinario passatempo…
ah ah ilaria penso si riferisca al fatto che più o meno tutti lo prendiamo in quel posto 🙂
ma siamo sicuri???? secondo me la depressione colpisce proprio la sera, quando dopo il lavoro si rientra in una casa vuota e ci si sente soli….
Ma questa mappa non è riuscita a rilevare che a livello mondiale tutti sono convinti che berlusca è un idiota?
ma sì alla fine comesidice tutto il mondo è paese