In epoca di social l’informazione non è più esclusivamente unilaterale: i siti di news non ti danno più unicamente la possibilità di leggere gli articoli ma anche di commentarli, di rispondere a sondaggi, di aprire una discussione.
“Partecipare” è diventata la parola d’ordine, ma il coinvolgimento del pubblico dovrebbe essere fatto, se non seguendo un’etica professionale, seguendo almeno un po’ di buongusto.
Buongusto che nella vicenda di Avetrana è mancato fin dal principio, sottolineando ancora una volta come la legge dell’audience a tutti i costi e del voyeurismo più desolante finisca puntualmente per sovrastare il mero diritto all’informazione.
Quando credevo che ormai la pochezza e lo squallore della stampa nazionale fossero arrivati al culmine, mi sono imbattuta per caso in un sito di news che ha avuto il coraggio di pubblicare il sondaggio “Chi ha ucciso Sarah Scazzi”, con la possibilità di scegliere tra lo zio Michele, la cugina Sabrina, una terza persona e diverse combinazioni tra le tre.
Il circo mediatico sembra non finire mai e continua ad alimentarsi di nuove ipotesi e teorie degne di CSI, dimenticando, ogni giorno di più, che questa è vita vera.
Quello che è stato fatto dai media su questa vicenda è davvero schifoso è uno di quei momenti in cui mi vergogno di essere italiano
@Bruno non credo che all’estero sia diverso il bisogno dei media di creare notizie e la curiosità macabra del pubblico sono universali
sì ma qui con sara ci hanno fatto pure il calendario!!!!
Il problema è che questo toto assassino fa dimenticare che dietro a tutto c’è una tragedia vera e la curiosità morbosa delle persone le spinge a dimenticare che è stata uccisa una bambina
Secondo me tutto questo parlare continuamente della notizia ha creato anche una certa indifferenza nel pubblico insomma ormai si è sentito di tutto e se all’inizio ci incollavamo allo schermo e ci veniva da piangere ora reagiamo con esasperazione e indifferenza
questo è davvero quello che ci meritiamo? o arriveremo ad un punto in cui potremo davvero dire adesso basta! finchè ci comporteremo come un popolo bue non andrà poi tanto bene