Recentemente Facebook ha introdotto la timeline, trasformando i nostri profili in una sorta di “diario” nel quale è possibile segnalare eventi importanti della nostra vita, tipo: “sono sul water con un virus intestinale”, e tutti a “likare” a nastro, quasi ad augurartene di più.
Se penso al mio personale diario di quest’anno però, non riesco ad essere buonista come Facebook, e qualche pollice verso lo devo proprio opporre.
Il mio 2011 si è aperto con un dolore immenso: la scomparsa di Paolo, compagno di avventure. Il suo ultimo saluto: un’emoticon. Ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche tanta gratitudine per avermi accompagnata fino a qui.
Il bisogno di cambiare aria mi ha portata a traslocare, da Ferrara a Bologna, dal “maial” al “soccmel” e, nonostante viviamo in un mondo in cui la tecnologia abbatte le distanze, ho imparato quanto 40 km possano cambiarti la vita, e quanto possano separarti da persone che credevi non avresti mai perso.
Ho ceduto alla tentazione del posto fisso, proprio io che sostenevo di preferire la libertà professionale: naturalmente lavoro sempre in un’azienda Web ed ho colleghi e responsabili meravigliosi (beh a parte una, ma quando mai la vita è davvero perfetta?).
Il confine tra reale e virtuale è diventato sempre più sottile: quest’anno sono riuscita a dare un volto a persone conosciute online e a trasformarne alcune in amici veri, con i quali condivido esperienze, conoscenze ed ironia: Danilo, Criss, Ste, Lisa, Nellina, Fra, Harry, Alex, Manuel e tanti altri.
E fortunatamente al mio fianco c’è sempre Manu, il mio amico reale-reale che non manca mai di sfottermi per la mia vita virtuale.
Quest’anno ho riscoperto i valori della famiglia, quanto sia bello vivere vicino alla mia mamma che è la persona migliore del mondo. Purtroppo non sono mai riuscita ad essere una buona figlia quanto lei è una buona madre.
E’ stato un anno di incontri, di addii, di novità, di risate, di passione per il mio lavoro e di grigliate coi vicini di casa che mi tiravano i tappi del vino in balcone e che ovviamente ho lasciato lì, almeno fino a quando non inventeranno il modo di eliminarli col pensiero.
Il 2011 è stato decisamente un anno di social network: su Facebook sono arrivati cani e porci (soprattutto i secondi) ed è nato Google+, un social assolutamente inutile di cui nessuno sentiva il bisogno ma che utilizziamo perchè ci serve a livello SEO, visto che ormai sfuggire al monopolio di Google è diventato impossibile.
Ma è stato soprattutto l’anno di Twitter, il social che ci ha resi sinceri con gli estranei, a differenza degli altri che ci rendono bugiardi con gli amici.
E’ stato un anno intenso e appassionato e oggi, 31 dicembre, a poche ore dal 2012, posso dire che il mio bicchiere non solo è mezzo pieno ma è decisamente pieno fino all’orlo.
Naturalmente di spritz 🙂
scusa avrei un centinaio di tappi da consegnarti….
Ciao Pamela,
Tanti auguri virtuali realmente sinceri! 🙂
Have a super 2012, 13, 14, to be continued…
@Manuel un grazie reale e un abbraccio virtuale 😉 Tantissimi auguri anche a te
Il tuo bicchiere sarà sempre pieno perchè sai prendere il meglio dalla vita. Auguri!
@Bruno grazie mille, auguroni 🙂
ormai la differenza tra reale e virtuale non esiste più. il virtuale fa parte delle nostre vite, ergo è reale
continuo a preferire il reale al virtuale e ti auguro uno stupendo anno nuovo….. più reale che mai
concordo assolutamente su googleplus!
buon 2012 al mio blog preferito! ma scrivete più spesso!!!
Invece il mio 2011 è stato solo merda e calci in culo. fortuna che è finito
E’ sempre un piacere leggerti! Buon 2012!
Grazie a tutti ragazzi 🙂
anch’io ti vorrei conoscere pam 🙁
Speriamo che il 2012 vada un po’ meglio un po’ per tutti…. auguri di tanta serenità e salute che sono le cose più importanti
io nel 2011 mi sono trasferita in germania, sto bene ma non mi sono ancora ambientata completamente e comunque non è facile rifarsi una vita. internet, i social e gli amici virtuali mi fanno sentire meno sola…. è un mondo in cui c’è sempre qualcuno per te ♥
speriamo che il 2012 porti un po di serenità a tutti perchè la cosa peggiore di non avere un lavoro e di vivere in un paese sull’orlo della recessione è lo stress, l’ansia che ti attanaglia completamente, la mancanza di sonno, guardare avanti e non vedere un futuro. incrociamo le dita e speriamo di farcela
credo siano poche le persone per le quali il 2012 si prospetta come un anno positivo. il “virtuale” ci tiene compagnia, ci aiuta a sentirci meno soli e a trascorrere il tempo se non abbiamo un impiego, e ci fornisce ogni giorno il giusto numero di cattive notizie…. tanto per non illuderci troppo 🙂 buon anno a tutti