Ho sempre sostenuto che Web e sesso vadano a braccetto, anche se da recenti ricerche pare che la passione per il primo faccia dimenticare il secondo.
Noi internauti facciamo tutto su Internet, in particolar modo ci informiamo e leggiamo le notizie.
Ieri sono passata in velocità su Tgcom e nella HomePage della sezione Mondo ho trovato queste notizie:
I re del porno Usa: “C’è crisi, vogliamo aiuti dal Congresso” – Chiedono 5 miliardi di finanziamenti per rilanciare negli americani la voglia di sesso. (Leggi l’articolo)
Via libera al primo “topless coffee bar” nel Maine: proteste – I funzionari del comune di Vassalboro hanno approvato il progetto. Infuriati i cittadini. (Leggi l’articolo)
E poi la più bella:
Caccia al ladro di sexy bambole: “Australia, le ruba e poi ci fa sesso”, che racconta di un tizio che a Cairns, nel nord-est dell’Australia, va in giro a rubare bambole gonfiabili nei sexy shop, fugge con 3 o 4 “signorine di gomma”, le gonfia, le usa e le abbandona in un vicolo. (Leggi l’articolo)
Il tutto nella HomePage di una delle testate online più lette.
In un epoca di sovraesposizione al sesso e di prostitute in saldo, per fortuna esistono ancora questi spazi culturali sui quali trovare gli stimoli giusti per profonde riflessioni.
sono favorevole a TUTTO! ai soldi delle prostitute, alle sovvenzioni di stato al porno, ai topless coffee bar e a tutto quello che fa avvicinare i giovani alla fi….
scusate ma in questo periodo oscuro di guerre e di recessione, mi sembra giusto che ci si avvicini a qualcosa di sano e puro come il porno!
Ma le bambole gonfiabili non sono tutte uguali? Non è sufficiente rubarne una???
ah ah questo qui è un mito. comunque fa bene, le bambole gonfiabili vanno abbandonate, altrimenti uno rischia di affezziornarsi!
Quoto rudy. Lo stato, e quello italiano soprattutto, invece che sovvenzionare film pallosi sarebbe ora che sovvenzionasse un po’ di sano divertimento
Divertente. Viene da riflettere che solo un uomo può fare una cosa del genere. Una donna non ruberebbe mai vibratori per abbandonarli in un vicolo. Al limite li collezionerebbe in un cassetto, noi abbiamo il senso dell’economia 🙂
Oggi il giornalismo è questo. Su qualunque quotidiano o giornale online il morboso è sempre in primo piano. Poi ci si lamenta dei giornalisti improvvisati, del citizen journalism e dei bloggers perchè non sono fonti autorevoli, mentre i giornalisti veri indugiano su notizie a sfondo sessuale e gossip di bassa tiratura
quoto SOS. queste notizie sono divertenti e mi è piaciuto leggerle, ma se vogliamo parlare di giornalismo mi viene da ridere. eppure i giornali ne sono piene: notizie porno raccontate con un certo compiacimento. poi tu vai su un portale di citizen journalism e trovi notizie serie raccontate con obiettività e senso critico. questa è la rivoluzione che i giornali sovvenzionati dallo stato e incapaci di svolgere il loro lavoro si meritano!