Avevo già parlato dei “nati digitali”, cioè della generazione di bambini nati col Web e cresciuti con le nuove tecnologie.
Recentemente Tonino Cantelmi, docente di psichiatria dell’Università Gregoriana di Roma, ha esaminato un vasto campione di bimbi nati a partire dal 2002, rilevandone abilità visuo-motorie eccezionali.
Secondo lo studioso questi bambini saranno multitasking, cioè capaci di utilizzare contemporaneamente diversi mezzi tecnologici, ma le loro emozioni non saranno vissute, bensì “rappresentate”, mediate attraverso la tecnologia.
Ne deriva che per le generazioni precedenti sarà difficile entrare in comunicazione con loro: l’uso di vari strumenti tecnologici fin da bambini attiva aree cerebrali differenti e la pressione del gruppo di coetanei con cui si condividono le chiacchiere digitali sarà fortissima.
Anche la Rete si trasformerà “per alimentare le passioni e i modi di socializzazione di questa generazione in crescita, affamata di novità e bravissima a sintetizzare con un’icona i suoi messaggi al clan degli amici” (Tgcom).
Chissà se saranno anche in grado di allacciarsi le scarpe.
Sicuramente no. Ma svilupperanno un’applicazione che gli consentirà di allacciarsele con la forza del pensiero 😉
Le applicazioni che leggono il pensiero sono pericolose, poi chissà cosa ti fanno oltre ad allacciarti le scarpe
Ehehehe forse se si sforzano possono regredire fino al tostapane, ma non prima
io sento che il mio cervello si sta già modificando…. tutto è in continuo cambiamento…. panta rei…. carpe diem…. ipse dixit…. woooooooooooaaaaaaaaa
Mala tempora currunt 😀
secondo me non sono solo le nuove generazioni, il nostro cervello si sta modificando, le aree che vengono stimolate sono diferenti rispetto a una volta, la modernità ci sta facendo evolvere da homo sapiens a homo tecnologicus
Mio figlio è nato nel 2003 e usa già word e altri programmi (hanno cominciato l’ultimo anno di asilo a fare computer) però gioca anche a calcio e come tutti i bimbi seri ha le ginocchia sbucciate per 7 mesi all’anno.
Tanto stà ai genitori far apprendere ai figli le nuove tecnologie facendoli però rimanere nel mondo reale.
Sono d’accordo sul ruolo dei genitori roberto, ma un bimbo di 6 anni secondo me è ancora troppo piccolo per diventare “web-maniaco”. Di solito è un fenomeno che interessa l’adolescenza: partito in giappone con gli hikikomori (http://it.wikipedia.org/wiki/Hikikomori), si sentono sempre più casi anche in Italia.
tra vent’anni saremo tutti dei super geni del computer, e avremo tutti le scarpe con le strip 😀