Ci sono agenzie di comunicazione che spillano migliaia di euro ai loro clienti per campagne pubblicitarie completamente prive di originalità e fantasia.
E ci sono anche clochard pieni di creatività.
In tempi di crisi, quando già i lavoratori fanno fatica ad arrivare a fine mese, chi non ha un tetto sopra la testa e vive di stenti si è reso perfettamente conto che appostarsi davanti ad un supermercato mostrando un cartello strappalacrime non è il modo migliore di fare business.
Ci vuole un po’ di fantasia, e magari proprio perché i tempi sono duri è più facile ottenere qualcosa strappando un sorriso che una lacrima.
Insomma se sei un clochard e vuoi accaparrarti la pagnotta, devi applicare un minimo di nozioni di marketing, e c’è chi lo riesce a fare meglio di tanti professionisti.
Dalla vecchietta che mostra il cartello: “Sono una donna all’antica. Oggi offri tu”, al tizio che dichiara di aver bisogno di soldi per “Birra, droga e prostitute”, a quello che, munito di stampella, chiede con ironia: “Non vorrai mica che salti il pranzo”?.
Poi ci sono gli ambulanti, anch’essi per strada, anch’essi bisognosi di attirare l’attenzione per poter sbarcare il lunario, anch’essi alla ricerca di un nuovo modo di porsi che migliori l’umore delle persone e quindi anche la condizione delle loro tasche.
Così domenica scorsa, alla fiera mensile di Termoli, due ambulanti hanno messo in bella vista il cartello: “Ci abbiamo stancati, svendiamo tutta la merce e ce ne iamm affancul”.
Speriamo si portino dietro un bel po’ di gente 🙂
hahah io la vecchietta la porterei a pranzo 🙂
per fare business abbiamo bisogno di attenzione e per avere attenzione abbiamo bisogno di fantasia. è un dato di fatto. fortuna che qualcuno ce l’ha anche se raramente è un vero pubblicitario
hahah fantastico me ne vado anch’io AFFANCUL!
La fantasia, quella vera, viene più spesso dalla strada che dalle agenzie pubblicitarie con budget milionari
il motivo è che la genialità nasce più spesso dall’arte di arrangiarsi che da studi lauree e una vita agiata nel lusso