Secondo un sondaggio del sito di incontri Tastebuds, che funziona in base ai gusti musicali, cioè trovandoti la persona giusta in base al genere di musica che ascolti, chi preferisce Lady Gaga e Katy Perry è molto inibito quando si tratta di primo appuntamento, così come gli appassionati dei Coldplay, in assoluto i meno inclini a fare sesso dopo un solo incontro.
Il sondaggio sarebbe stato svolto chiedendo agli utenti quanto sono disposti a spingersi alla prima uscita e incrociando le risposte con le preferenze musicali.
A parte che trovo quantomeno perversa l’idea di accoppiare le persone in base alla musica che ascoltano, ma l’aspetto più interessante è che ovviamente questo sondaggio non è reale.
In Italia funziona così: le cosiddette notizie (che sempre più spesso sono sondaggi) rimbalzano da una testata giornalistica all’altra senza che nessuno si ponga il problema di verificarle, e questo è il motivo per cui un tizio come Klaus Davi continua ad esercitare.
Se ci fate caso questi sondaggi sono sempre più frequentemente svolti da siti Web, non tanto per “far parlare di sé” (sebbene questo sia un aspetto importante) ma soprattutto per questioni SEO, cioè di posizionamento sui motori di ricerca.
Diffondendo comunicati stampa di questo genere, infatti, i siti Web si garantiscono una serie di link utilissimi alla loro indicizzazione su Google con determinate chiavi, mettendo in pratica la cosiddetta “strategia di link building”.
Quindi, se ascoltate Lady Gaga o Katy Perry, potete dormire sonni tranquilli.
Preoccupatevi solo se siete fans di Apicella, ma per altri motivi 🙂
Infatti mi chiedevo come mai questi boom di sondaggi…. Una volta se ne facevano molti meno anche perchè sono impegnativi e dispendiosi (sempre che non siano inventati ovviamente)
questo spiega due cose
1) i giovani d’oggi hanno troppi complessi e inibizioni
2) ascoltano musica di merda
e chi ascolta gli AC/DC ha il fuoco nelle mutande 🙂
Però quelli che ascoltano apicella fanno più festini degli altri
nilla pizzi for president 😉
Credevo che il nostro flagello fossero già i giornalisti incompetenti ma se adesso dobbiamo combattere anche con le seo-problematiche non ne veniamo più fuori