I Social media come Facebook, Twitter e MySpace stanno avendo un grandissimo successo e contribuendo a creare innovazione soprattutto nell’ambito della comunicazione e del marketing.
Prendiamo l’esempio di Twitter: si tratta di un servizio di microblogging che consente di pubblicare brevi messaggi di testo (massimo 140 caratteri) e di condividerli con chiunque li voglia leggere.
La cosa interessante è che sempre più spesso questo servizio viene usato con successo a scopi pubblicitari e commerciali.
Geniale, ad esempio, l’utilizzo che ne ha fatto la NASA in occasione del lancio della sonda spaziale Phoenix (e che sta facendo tuttora attraverso Mike Massimino, in missione sullo shuttle… ).
Particolarmente creativa è stata l’idea di far “parlare” la sonda in prima persona, umanizzandola e facendole raccontare ciò che stava facendo e provando.
Perché? Perché migliaia di utenti si sono mantenuti aggiornati col flusso di messaggi, hanno espresso apprezzamento e contribuito a creare un’opinione generale favorevole nei confronti dell’esplorazione dello spazio che rappresenta un elevato costo pubblico.
Un altro esempio è quello di una piccola impresa di fast food ambulante, “Kogi”, costituita da 2 furgoni che vendono a Los Angeles un tipo di barbecue Coreano.
L’idea è stata quella di utilizzare Twitter per fornire informazioni sulle fermate dei furgoni, in modo tale da consentire agli estimatori di questi cibi di organizzarsi per potersi recare sul posto: il risultato sono state code di centinaia di persone.
Il bello di Internet è che non pone limiti all’utilizzo dei suoi strumenti, e la linea di demarcazione tra ciò che serve per “giocare” e ciò che serve per fare business è sempre più sottile, spesso inesistente.
Vale la pena tentare 😉
Pamela, se tu che te ne intendi, mi dici che twitter può essermi utile per il marketing… ti credo! Tuttavia, per ora; iscrivendomi, ho rimediato contatti solo con un paio di depravati, oltretutto californiani! 🙂
Hahah chissà perchè avevo pensato a un depravato ferrarese di nostra conoscenza 😉
Fanciulle, mi devo per caso sentire chiamato in causa?
Ehm… come mai Rudy? Tu ti senti chiamato in causa??? 🙂
Comunque come dicevo a Ketty, i depravati più sono lontani meglio è… quindi benvengano quelli californiani
Te ne hai uno ad un paio di metri 🙂
I depravati sono moooolto 2.0. Io non ci rinuncerei 😉
oggi coi social si può ottenere un grande successo a costo zero, la pubblicità così come l’abbiamo intesa x anni è morta
I depravati sono dappertutto, mica solo sui social!
Quoto Lucia, e poi è sempre meglio trovarli online che sotto casa (o in ufficio come nel mio caso) 😉
una recente ricerca dice che negli USA già il 72% delle aziende usa blogs e social media per scopi di marketing, è iindubbiamente il futuro