Qualche tempo fa avevo letto sul New York Times un articolo che parlava dei meccanismi psicologici e sociologici che stanno alla base del successo planetario dei Social Network.
Dato che il mio neurone reagisce a scoppio ritardato, e dato che, lo ammetto, non sono una grande frequentatrice di SN, soltanto oggi mi sono venute in mente alcune considerazioni.
Che cosa spinge milioni di persone a condividere la propria giornata, minuto per minuto, con altri milioni di persone?
Gli scienziati usano un termine che suona come “consapevolezza ambientale”, che non è altro che la consapevolezza riguardo al ritmo di vita degli altri che fino all’invenzione dei Social Network ci era sconosciuto.
Forse sono le stesse ragioni che ci hanno tenuti incollati allo schermo durante la prima edizione del Grande Fratello: possiamo sapere dov’è una persona, cosa sta facendo, ma non solo. Possiamo sapere come si sente, cosa sta pensando, quali siti sta visitando. Tutte informazioni insignificanti ma che ci rendono veramente partecipi della vita di qualcuno, in un modo mai sperimentato prima, quasi come se potessimo vivere la vita altrui.
Sì perché farsi gli affari degli altri è elettrizzante.
Sui Social Network possiamo sapere in tempo reale chi ha comprato quale CD (in realtà l’ha scaricato da eMule), chi sta andando al cinema a vedere quale film (cioè chi si trasferisce sul divano per guardare un DVX), chi sta leggendo quale libro (le librerie si svuotano progressivamente ma su FaceBook c’è sempre gente colta che legge più di un libro per volta), chi ha appena pubblicato nuove foto su Flickr (che in linea di massima lo ritraggono sbronzo con un paio di mutande in testa), chi sta cucinando (cioè si sta facendo un panino), chi va a fare la spesa (cioè va a saccheggiare la dispensa dei genitori) e infine chi chiude tutto per raggiungere la fidanzata (cioè si fa un giro su YouPorn e vuole un po’ di privacy).
Poi la sera, quando ci si ritrova, si può restare in un religioso silenzio perché tanto ciò che abbiamo fatto durante la giornata lo sa già tutto il mondo con dovizia di particolari.
a me è capitato che uno ci segnalasse che si assentava per andare a pisciare 🙁
io mi sono iscritta a facebook, perchè ero curiosa…ma da quando ho trovato una tipa che diceva al mio ragazzo (ora nn lo è più) che la colazione gli era arrivata senza di lui e si chiedeva il perchè di questa mancanza…oppure che vestito in quel modo la sera prima era molto sexy…non mi è più piaciuto tanto farmi gli affari degli altri…
hehehe, leggere il commento di Vale mi fa sorridere 🙂
comunque pAmela devo fare una precisazione su una tua frase…lo sai che sono un precisino su queste cose: “lo ammetto, non sono una grande frequentatrice di SN”.
eh no… tu NON frequenti per NULLA i social network, non è che non sei una gran frequentatrice.
in pratica è come se io parlassi di come ci si trova a fare sport in una palestra al chiuso piuttosto che all’aperto… pur non frequentando da anni una palestra (calza a pennello direi)
@Rudy
credo di aver capito… è un po’ come se tu mi spiegassi come ci si sente ad essere intelligente
Io condivido pienamente. FaceBook e i social network sono posti incredibili dove stabilire e ampliare contatti, ma come tutto ciò che avviene su internet è di difficile verificabilità. c’è chi si spaccia per chi non è, chi fa credere di aver fatto cose che non ha fatto, chi dice di essere single e invece è fidanzato, chi dice di essere fidanzato e poi va a guardarsi un porno 😀
io vado a guardarmi un porno
Facebook è un posto bellissimo. Siamo tutti intelligenti, colti e pieni di donne 😀