Alcuni ricercatori della Cornell University (Stato di New York) hanno organizzato un esperimento su 63 persone divise in tre gruppi.
Il primo gruppo si è ritrovato a navigare il proprio profilo di Facebook, il secondo gruppo si è trovato di fronte un computer spento e il terzo gruppo uno specchio.
Dopo tre minuti trascorsi in questo modo, ai volontari è stato proposto un test di valutazione dell’autostima.
Ne è risultato che mentre quelli che avevano guardato il pc spento e quelli che avevano guardato la propria immagine allo specchio non avevano subito alcuna variazione di autostima, coloro che avevano navigato su Facebook hanno registrato un notevole aumento della stima di sé.
La ragione pare risieda nel fatto che sui social network si tende a dare una visione positiva di se stessi e quindi rivederla non può che fare piacere.
Quindi, se vi sentite giù di morale, è bene che vi facciate un giretto sul vostro profilo di Facebook per un picco di autostima assicurato.
Oppure guardate un talk show di Maria De Filippi.
sarà ma io tutta sta gente che da una bella immagine di sè non la vedo…. ne saranno convinti loro!
c’è da dire che piuttosto che fissare un monitor spento qualunque cosa aumenterebbe l’autostima!
è vero. in certi casi pure troppo 🙂
Hahah grande Lucia, sono d’accordo con te 😉
la gente si gloria di avere un sacco di amici e per questo si sente importante. anche se sono una merda nella vita di tutti i giorni vanno su fb, vedono di avere 2000 amici, pensano che a qualcuno di loro interessi davvero quello che scrivono e si sentono importanti
l’irrealtà virtuale … anche se nella vita reale sei una persona di M quando vai su FB sei un semidio … è bello vedere come, grazie all’aiuto di Fb, dei dementi si convincano di essere delle persone interessanti e intelligenti … per non essere come loro quasi quasi fingo di essere un demente 🙂
Hahah sicuro di aver bisogno di fingere? :*
questo articolo è un grande esempio del vuoto e della pochezza della vita contemporanea in cui non ci sono più ideali e tutti siamo regrediti all’adolescenza