Ok che la “faccia” e il “culo” sono elementi intercambiabili in molte persone, e che la regola è universalmente valida, ma che un’azienda di Hong Kong che produce una linea di abbigliamento potesse creare un marchio utilizzandoli entrambi non ce lo aspettavamo.
Eccola qui.
Sul sito questa scelta bizzarra è spiegata dalla proprietaria del brand: ”Tutti noi indossiamo una maschera… la vita non ha mai una faccia reale… per me la vita è una faccia di culo, no? Un giorno stavo litigando con mio marito italiano quando improvvisamente disse: faccia di culo. Sono rimasta talmente sorpresa che non riuscivo a smettere di ridere. Questa parola mi ha ispirata…”
Ho sempre sorriso di quelle persone che indossano magliette con ideogrammi o che addirittura se li fanno tatuare sulla pelle senza avere la certezza del loro significato.
Ora mi immagino orde di cinesi con macchine fotografiche incorporate che visitano l’Italia sfoggiando sulla maglietta all’ultima moda l’evocativa scritta “Faccia di culo”.
hahahaha se è vero che siamo quello che indossiamo…..
secondo me è geniale e la filosofia dell’azienda… come non condividerla? la vita è veramente una faccia di culo 🙂
Ma la stilista che faccia avrà????? 😀
Per fortuna non siamo in NEPAL , dove i trasporta bagagli di stazioni e aeroporti si chiamano “CULI” ; della serie : COME FAREMO CON TUTTE QUESTE VALIGIE ? NON PREOCCUPATEVI TANTO CI PENSANO I “CULI”
io credo mi farò tatuare il brand sulla schiena…
idee come queste sono geniali, perchè sono tutto sommato semplici da “inventare” e rompono gli schemi in un mercato sempre più avido di slogan e di brand “atipici”.
Questa nuova linea di abbigliamento mi fa pensare al marchio De puta madre (grande successo tra i ragazzi)… diciamoci la verità, oltre ad essere un po’ tutti faccia da culo chi non è un po’ figlio di … 🙂
bè insomma geniale… adesso non è che chiunque metta una parolaccia o un insulto su una maglietta diventa uno stilista…. sarebbe troppo facile
se è vero, come dice yuma, che siamo ciò che indossiamo, qualcuno dovrebbe proprio provvedere a lanciare la linea di abbigliamento “testa di cazzo”. avrei un sacco di persone a cui regalare magliette, jeans e maglioni. quest’anno coi regali di natale esagererei 😀
peccato che gli show room siano ad honk kong, altrimenti una visita la facevo volentieri 🙂
Bisogna ringraziare il marito italiano della signora di Honk Kong che durante una discussione le ha detto “faccia di culo”, chissà se le avesse detto qualcos’altro che linea di abbigliamento sarebbe nata … in ogni caso è proprio vero che il made in italy va forte nel mondo … non pensavo che l’uso delle parolacce italiane fosse così trendy, se incontrate uno straniero ditegli faccia di culo e vedete come la prende 🙂
Per lo sviluppo commerciale sul mercato italiano conosco giusto un paio di persone (forse anche qualcuna di più) che sarebbero dei testimonial perfetti :-).
la prossima volta che faccio acquisti prendo un bel paio di jeans “faccia di culo” e una t-shirt de puta madre (scusa mamma ma è la moda) e poi vado in chiesa la domenica (scusate ma la battuta ci stava da dio)
Perchè non creiamo una linea di intimo e la chiamiamo FATINCULAR? 😀
Bella quest’ultima idea, ma per mantenere l’internazionalità del marchio non sarebbe meglio DAVANTI: “Have you some problem?” e DIETRO: “Mo’ FATINCULAR!” ??
Credo di aver conosciuto il suddetto marito…. era il mio …prima del divorzio. .e sta frase la diceva sempre ai figli se facevano delle marchelle .
Ha sposato una cinese dopo il divorzio e se trasferito ad Hong Kong. ..e so che aveva aperto una catena d abbigliamento con sto nome….
Il mondo è piccolo. …
State parlando del mio ex marito
Sì è risposato ed è andato a Hong Kong
Effettivamente ha dato questo nome agli abiti prodotti dalla sua 2 moglie
Era una battuta che diceva spesso ai figli dopo una marchella …il mondo è piccolo….