Il mondo è mezzo da vendere e mezzo da comprare, e il marketing è il motore dell’economia.
In un’epoca in cui i prodotti sono tutti simili e hanno tutti uno standard qualitativo piuttosto alto, i grandi brand, da Nike ad Alfa Romeo hanno capito che non si vende più un prodotto: l’imperativo è vendere un’esperienza.
Jeff Bezos, presidente di Amazon, ha detto: “Non mi preoccupa chi pratica sconti, ma chi offre un’esperienza di acquisto migliore”.
Da cosa è dipeso il suo successo?
Dal fatto che i libri acquistati su Amazon.com, gli stessi che potevano essere acquistati in qualunque libreria, arrivavano direttamente a casa senza spese di trasporto e quindi costituivano per il cliente un’esperienza di acquisto migliore rispetto al doversi recare in un punto vendita.
Si parla di “marketing esperienziale”, e lo troviamo ovunque.
Notizia di qualche giorno fa: in manette pusher esperti di marketing, facevano assaggiare o annusare la droga ai clienti indecisi.
Mancava solo che li incentivassero ad andare su Facebook per esprimere il loro apprezzamento con un “Mi piace”.
dall’abbigliamento al trucco le più grandi esperte di experiential marketing sono da sempre le donne
Nel senso che anche loro te la fanno annusare come la droga 😀
che blog di assatanati..
Hai proprio ragione Colette, bisognerebbe fare un po’ di pulizia 😉
Anche questa è una campagna carina
http://www.ninjamarketing.it/2010/05/12/marketing-esperenziale-al-microonde-per-kelly/
ops… e io che mi occupo di servizi internet cosa faccio annusare ai miei clienti… le fibbre ottiche, oppure gli faccio annusare l’interno di un server.. ma vediamo cosa riesco a fa… 🙂
cmq si bisogna coccolarlo il cliente e farlo sentire a suo agio…
Bravo Angelo, i clienti sono come le fidanzate 😉
questo tipo di marketing funzionerebbe molto bene col porno toglieno a un uomo l’oggetto del desiderio sul + bello sarebbe disposto a pagare qualunque cifra