Disabilità in pubblicità

Io porto ancora nel cuore il video che diventò virale un anno fa, firmato da “Pro Infirmis”, associazione svizzera in sostegno dei disabili.
La campagna criticava implicitamente i modelli proposti da una società che ci vuole perfetti, mostrando dei manichini che venivano modellati a immagine e somiglianza di individui con arti menomati o affetti da scoliosi e osteogenesi.
Perché, in fondo, la perfezione non esiste e ognuno di noi è speciale.

Ora, una nuova pubblicità ci mostra la disabilità come una condizione assolutamente normale, e lo fa attraverso gli occhi vispi di Izzy Bradley, due anni, affetta da Sindrome di Down.
La piccola è stata scelta come testimonial dal gigante del retail “Target”, ed è stata inserita nel catalogo prodotti mentre gioca felice.
Perché, in fondo, la diversità è negli occhi di chi guarda.

izzy

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4 commenti su “Disabilità in pubblicità

  1. Bello!Finalmente una pubblicità che rappresenta davvero tutti e non solo le famiglie mulino bianco!!!

  2. Stronzate, questi usano i disabili solo per farsi pubblicità come le pubblicità che usano i gay e che adesso vanno tanto di moda…..ricordatevi che il fine è sempre vendere prodotti e non c’è proprio niente di umano dietro!

  3. @Inkazzato il punto non è chi ci guadagna o chi vende prodotti, il punto è uscire dagli schemi e smettere di mostrare la classica famiglia per aprirsi ad altre realtà, di cui anche i disabili devono fare parte

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