Il DDL intercettazioni continua a sollevare polemiche e contiene anche una disposizione (comma 29 dell’art.1) che minaccia la libertà della blogosfera prevedendo un obbligo di rettifica per ogni richiesta ricevuta, entro 48 ore, pena una sanzione fino a 12mila euro.
Un duro colpo all’informazione che vincola quella libertà attraverso la quale, fino ad ora, chiunque poteva aprire un blog con l’unico dovere di rispondere personalmente di eventuali violazioni: d’ora in poi il rischio è che passi la voglia di trattare argomenti che urtino la sensibilità di qualcuno che potrebbe successivamente chiedere (magari a torto) una rettifica.
Il problema è che la politica italiana non è mai andata d’accordo col Web o meglio, non l’ha mai capito e non ha mai compreso le dinamiche che riguardano la circolazione delle informazioni, altrimenti nessuno si sognerebbe di proporre una legge così stupida.
Eh sì perché per aggirarla sarà sufficiente che le intercettazioni vengano pubblicate su siti esteri e che giornalisti o bloggers italiani diano notizia dell’avvenuta pubblicazione inserendo un link: linkare un contenuto infatti non significa pubblicarlo, ed è assolutamente lecito.
Tutto questo mentre giornali online e blog italiani parleranno di punto croce, dieta delle banane e di come preparare una sfiziosissima salsa di capperi . Un vero tripudio per Tgcom.
Il ddl rimane comunque scandaloso se i politici non avessero niente da nascondere non si preoccuperebbero di essere intercettati
leggete quì la storia della legge bavaglio e schifatevi
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/legge-bavaglio-prodi-berlusconi-428832/
questa legge è una vergogna, perchè una volta tanto non fanno un referendum utile e non chiedono a noi cittadini cosa ne pensiamo? eh no! perchè sanno che non gli conviene!
il problema è che anche di fronte a fatti veri ma che non picciono verrebbe chiesta una rettifica e si finirebbe per abusare di qeusto potere e come dice l’autrice il web finirebbe solo per parlare di argomenti futili
il problema è che il parlamento non ha ancora capito che dal web lo prenderà sempre il quel posto e ben gli stà
alla fine berlusconi otterrà ciò che vuole e il popolo del web glielo metterà in quel posto