In questi giorni sto seguendo con passione le amministrative nel mio Comune.
Le campagne elettorali non sono altro che campagne di marketing nelle quali i politici cercano di far leva su questo o quel sentimento dell’elettore, che spesso non ha nulla a che vedere con ciò che è oggettivamente meglio per la città.
Sovrano incontrastato di questa tecnica è stato (e forse sarà ancora) Barack Obama, che ha investito le sue energie in una campagna politica/marketing incentrata su valori come la speranza, il progresso, la fiducia in se stessi: ha ripetuto il messaggio di “cambiamento” così tante volte che gli elettori l’hanno identificato con questo concetto, costringendo i suoi avversari a confrontarsi sulle proposte di cambiamento e distraendoli così dagli argomenti che li rendevano più forti, come l’esperienza e le relazioni con gli altri leader internazionali.
Ha vinto perché la stessa emotività che guida l’acquisto finisce per guidare anche il voto.
Quando non si parla di potenza mondiale, ma di Comune, gli espedienti sono rimasti quelli di 50 anni fa: il candidato che si fa fotografare con i figli in braccio, quello che si fa fotografare con i disabili, quello che si fa immortalare assieme alla protezione civile.
Leggendo i programmi elettorali, la sensazione è che, a rotazione, venga estratto dal cilindro questo o quell’argomento col solo scopo di far leva sui sentimenti più comuni, e tra 5 anni “tutti a casa” senza che i problemi reali siano stati risolti, perché per far crescere una città, oltre al cuore, ci vuole un po’ di testa.
Apro la pagina di un quotidiano locale, dove un candidato si scatena in un monologo su sport e associazioni per avvicinare i più piccoli alle varie discipline. Un altro candidato parla di rapporto di fiducia coi cittadini che devono essere prontamente informati sulle decisioni e le scelte prese, perché “I centesi vengono a conoscenza di un nuovo parcheggio solo quando vedono il tecnico che installa i colonnini, o mentre già stanno disegnando le strisce blu”.
Tra tutte queste “priorità”, fortunatamente un candidato parla anche di sviluppo economico, Paolo Fava, già sindaco di Cento dal 1993 al 2001.
Chissà, se la nuova amministrazione si impegna nel far crescere l’economia e nel risolvere l’isolamento viario che da sempre affligge i centesi, magari quando ci ritroveremo un parcheggio in più ce ne accorgeremo anche da soli.
dalle mie parti un candidato sindako si è messo pure a parlare di nucleare visto che siamo sulla mappa delle città a riskio… tanto x essere sikuro di kolpire gli elettori al kuore XD
da centese lasciami dire che di cazzate in questa elezioni se ne stanno sentendo tante e che alla fine della corsa ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro
@Mario qualunque tipo di scelta ha necessariamente dei pro e dei contro. Questo non toglie che esistono priorità che meritano di essere considerate tali, e “specchi per le allodole”
la cosa che fa pena è che questi quì non anno ancora capito che non solo quello che fanno non serve a niente ma è controproducente soprattutto in questo clima di crisi e tensione chi vuol vedere gente sorridente e famiglie felici???? ma rimboccatevi le maniche valà lazzaroni!
ti ricordo solo che per votare con la testa bisogna averla una testa e l’italia è ancora fatta di creduloni guarda solo chi hanno eletto come presidente del consiglio
le pubblicità che girano in questo periodo sono imbarazzanti ma questa l’avete vista???
http://2.bp.blogspot.com/-l9eot59wZ9E/TYxfQ9QIbPI/AAAAAAAAAac/_KdXCFCIvVo/s1600/giangi%2Bscopiamo.jpg
Il trionfo del trash 🙂
Ricordiamo sempre e comunque che queste stupide e indecenti campagne di marketing vengono pagate coi nostri soldi
@diesel già peccato che i politici se la sono già scopata via da un pezzo l’italia!
@zoon l’italia e le italiane 😉
Centese! e per i prossimi cinque anni mi basterebbe che chiudessero le buche
Come mai Diego? E’ così bello giocare a golf sul viale della stazione 😉
Quando le becchi in bici a tutta velocità non è divertente 🙁
il marketing gioca un ruolo importante nel processo decisionale ma non è in grado di vendere prodotti che hanno deluso per questo obama non lo voteranno + non esiste solo il marketing per fortuna!
sembra che i candidati non pensino ad altro che alla scuola di alberone se non c’è il numero di alunni le classi non si fanno e i bambini andranno a scuola da un’altra parte come avviene in tutti i paesi se invece vuoi vivere in un posto di 100 abitanti non puoi pretendere i servizi della città no? trattiamo argomenti piu interessanti!!!
@Mario Il territorio centese è costituito dalle frazioni per l’80% per questo tutti i candidati cercano di simpatizzare con loro poi di fatto è ovvio che se in un paese non ci sono bambini le scuole non si faranno
l’unico modo x votare davvero con la testa è preferire le persone ai partiti questo è il mio invito opponiamoci alle logiche di partito e almeno per quanto riguarda il sindaco della nostra città (qualunque sia) preferiamo la persona!
Nessuno ha detto che sia un fenomeno, ma è stato un buon sindaco e la rielezione nel 1997 con 72% di voti al ballottaggio parla chiaro. Se avesse potuto ricandidarsi sarebbe stato eletto per la terza volta, e probabilmente sarebbe ancora sindaco
col magna magna che c’è io dico che tenere informati i cittadini sulle scelte comunali sia una buona cosa un pò di trasparenza per una volta!
Che sia positivo non ne discuto, ma non prioritario. La priorità è l’economia… O vogliamo essere tutti disoccupati informatissimi sulle decisioni del comune?
Purtroppo si tratta di scegliere il male minore a cento come dovunque