Quanti di noi ogni giorno mandano pc e cellulare a farsi benedire? In senso metaforico ovviamente.
Ma qualcuno ha preso la cosa decisamente sul serio.
Un prete anglicano, David Parrott, ha aperto le porte della sua Chiesa St. Lawrence Jewry a computer portatili e cellulari e, durante una messa speciale, ha impartito loro la benedizione.
A parteciparvi sono stati molti impiegati della City, che si sono presentati all’altare con prodotti tecnologici di varia natura: la tradizione cristiana prevede infatti che le persone portino in Chiesa gli oggetti di lavoro nei primi lunedì del nuovo anno.
Mi è venuto da riflettere su quante cose ci siano, al giorno d’oggi, che possono essere considerate “strumenti di lavoro”.
Tipo se si presentasse Rocco Siffredi?
Io sapevo della benedizione delle case e delle uova di pasqua, quella dei cellulari non l’avevo mai sentita ma mi devo informare 🙂
Ma non ci dovrebbe essere un grande divario tra quella che è religione, spiritualità eccetera e quello che invece è puro business??
ahaha certo che oggi qualunque cosa può essere considerata strumento di lavoro
Un mio amico fa il rappresentante, ha partita iva e detrae i vestiti (tipo giacche, cravatte) come strumenti di lavoro
Mi viene in mente un film di Woody Allen, credo fosse “Harry a pezzi”, in cui lui parla con una prostituta cercando di farle capire che tra loro due non ci può essere dialogo per l’eccessivo divario culturale. Così le chiede: “Ad esempio sai cos’è il buco nero?” E lei: “Come no, ci vivo!” 😀
E se uno lavora a un pc fisso? è discriminante….
questo cara la mia Pam è marketing ecclesiastico.
io dovrei portare il divano…
io il mio unico neurone, che ormai è rimasto solo lui a fare quel minimo di sforzo giornaliero 🙂
Grande Rocco. Orgoglio italiano. Se fossi in lui ci andrei davvero in chiesa a farmi benedire 😉