Recentemente Facebook ha introdotto la timeline, trasformando i nostri profili in una sorta di “diario” nel quale è possibile segnalare eventi importanti della nostra vita, tipo: “sono sul water con un virus intestinale”, e tutti[…]
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La nonna che dà consigli 2.0
Si sa, i nonni danno sempre ottimi consigli. Io, che per alcuni anni ho vissuto a Ferrara, ho potuto deliziarmi di tanti adagi di saggezza spicciola come “l’è sempar mei sudar che sutor” (è sempre[…]
Scrivere su internet. Sempre di più e sempre meglio?
Vi propongo un pezzo scritto dal mio amico Lorenzo Monfregola, Web Content Writer di Twago: “La scrittura su internet non ha fino ad oggi avuto una vita facile. I mondi dell’informazione e dell’accademia hanno opposto[…]
Nuovo sito del PDL: forzagnocca.it
Ho sempre detto che sul UEB siamo troppo simpatici. Dopo le esternazioni di ieri del Presidente del Consiglio che, interrogato sul nuovo nome del PDL, ha risposto: “Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore[…]
I lavori più assurdi sono sul Web
In tempo di crisi, l’importante è reinventarsi e soprattutto avere fantasia. Ed è sicuramente meglio un lavoro curioso che passare tutta la vita a casa con mammà. Se di qualche giorno fa è la notizia[…]
La notizia della testimone di Genova
Uno dei miei passatempi preferiti è leggere le notizie sul Web e citarle sui social con commenti al vetriolo. C’è da dire che, a volte, oltre al nostro Governo che ce la mette tutta per[…]
Per colpa del Web stiamo perdendo la memoria
Periodicamente, a cadenza più o meno semestrale, viene diffusa la notizia secondo la quale l’utilizzo di Google e del Web ci rende stupidi, deconcentrati, pigri, smemorati. L’ultimo studio sull’argomento viene dalla Columbia University di New[…]
Il demonio incombe sui social network
Per don Gabriele Nanni, sacerdote che ha praticato esorcismi per molti anni e in varie parti del mondo, il fenomeno è preoccupante. «In effetti fino a non molto tempo fa l’evocazione del diavolo era un[…]
della vita L’albero: come gestire gli errori
Capita a tutti di sbagliare. Il problema è che una volta si poteva sperare che i nostri errori passassero inosservati, mentre oggi il Web non perdona e se sbagli il popolo online ti twitta e[…]