Quando una si ammala la cosa peggiore che le può capitare è guardare la televisione. Non intendo film o serial ma programmi di intrattenimento. Dopo aver dribblato le confessioni di bisessualità di Siria del Grande[…]
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Il marchio Obama spopola in pubblicità
Barack Obama, il nuovo Presidente degli Stati Uniti, sta diventando, suo malgrado, la marca più popolare al mondo: decine di aziende hanno creato slogan e pubblicità ispirate al suo nome, alle sue parole e alle[…]
Pubblicità anti-religione
Qualche post fa avevo parlato di marketing religioso. La novità del giorno invece è il marketing ateo, dei non credenti e dei liberi pensatori. Durante le feste gli autobus di Londra hanno ospitato una pubblicità[…]
Testimonial pubblicitari
Innanzitutto qualche curiosità: Lo sapevate che uno dei primi testimonial pubblicitari italiani è stato Benito Mussolini? Prestò il faccione per l’annuncio di un amaro che celebrava la marcia su Roma ma non solo, più di[…]
Perché la pubblicità non ci ha salvati dalla crisi?
La settimana scorsa è circolata la notizia che un’agenzia pubblicitaria belga, dovendo procedere ad una riduzione del personale, ha indetto un concorso online attraverso il quale è possibile decidere chi verrà licenziato. Si trattava naturalmente[…]
Spot: l’animale che c’è in te
Natale: periodo di festa, di regali, di abbuffate e, immancabilmente, di pubblicità sceme. Quello del pubblicitario non è un mestiere facile, posso confermarlo: ci vuole fantasia, immaginazione, idee nuove che prima o poi si esauriscono[…]
Tatuaggio pubblicitario
10 centesimi per ogni “occhiolino”. Lo propone feelunique.com, un sito di cosmetici in cerca di persone disposte a farsi tatuare una pubblicità sulla palpebra: il tatuaggio, assicurano, è provvisorio e indolore. Dal “Pay per click” di[…]
Il marketing della fede
A differenza di quanto avviene da noi e più in generale in Europa, le chiese americane non di rado si fanno pubblicità, in genere limitandosi ad affiggere al loro esterno cartelloni con annunci e slogan[…]
Pubblicità sessiste bocciate dal Parlamento Europeo
“La patatina tira”, “Fatti una cubana”, “Per l’uomo che non deve chiedere mai” e “Meno male che le patate le comprano le donne”: sono solo alcuni esempi di slogan pubblicitari che il Parlamento Europeo ha[…]