Un popolo di pigri, fannulloni, indolenti. Mariti appesantiti, in canotta e pancia all’aria a fumare una sigaretta sul balcone. Mogli sformate sul divano, a limarsi le unghie e sfogliare riviste di gossip. Scansafatiche, svogliati, oziosi e pure mangioni. Il frigo aperto, il pigiama ancora addosso alle 6.00 del pomeriggio, viziati come quando erano cullati da mammà.
Questi tedeschi sono la zavorra dell’Europa che produce, o quantomeno è quello che ci fa credere una formula geniale di marketing istituzionale.
Mentre in Italia la retorica dell’andrà-tutto-bene e dell’uniti-ce-la-faremo non molla la presa, il Governo diffonde messaggi informativi e le aziende comunicano operosità e speranza, la Germania la butta in vacca, anzi, in svacco.
“Un pericolo invisibile minacciava tutto quello a cui credevamo. Il destino del Paese era nelle nostre mani. E così raccogliemmo il nostro coraggio e facemmo ciò che ci si aspettava da noi. L’unica cosa giusta: assolutamente niente!”.
Inizia così una serie di video del Governo tedesco contro il Covid-19: tre episodi di un finto documentario in cui quelli che sembrano essere veterani di guerra raccontano come, in un tripudio di pigrizia, hanno sconfitto il virus e sono diventati eroi restando a letto, bivaccando sul divano, ingozzandosi di pop-corn e pollo fritto davanti alla tv.
Gli spot, accompagnati dall’hashtag “eroi speciali”, sono subito diventati virali per la loro comicità ma anche perché, in questa veste inedita di ironici nullafacenti, i tedeschi non ce li saremmo assolutamente immaginati, proprio quando noi italiani, in un crescendo di iperattività, ci siamo trasformati in runner, fornai e cantanti da balcone.
Un’idea efficace, geniale, che colpisce nel segno ma, come ogni invenzione di marketing inattesa e provocatoria, funziona solo se il committente se la può permettere.
Un recente sondaggio di Swg testimonia infatti come il 74% dei tedeschi abbia fiducia nelle capacità di gestione dell’emergenza da parte del Governo, dato cui si contrappone un misero 37% di nostri connazionali.
Un rapporto tanto favorevole tra istituzioni ed opinione pubblica consente di scherzare su un tema delicato e complesso, soprattutto quando ci si rivolge ad un target di giovani che guardano al futuro con ottimismo, a differenza di quanto avviene nel nostro Paese dove troppi ragazzi, ben prima della pandemia, erano già costretti sul divano da un altissimo tasso di disoccupazione che potrebbe renderli impermeabili alla voglia di ridere.
Combattere la pandemia a colpi di ironia, nell’Italia consacrata al Reddito di Cittadinanza, è fuori questione.