Lo spot sul nucleare

La pubblicità è in programmazione da alcuni giorni sulle reti generaliste, satellitari, radio, Web e carta stampata ed ha riaperto il dibattito sul nucleare in Italia, scatenando molte reazioni anche nel mondo della politica. C’è[…]

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Il marketing della blasfemia

Sogno di svegliarmi una mattina, collegarmi ai vari giornali online e non leggere alcuna notizia sul Grande Fratello. Visto che non succederà, almeno fino a quando quella decina di mentecatti non uscirà dalla casa, non[…]

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Il nuovo calendario di Oliviero Toscani

E’ la prima regola del marketing: far parlare di sé. Magari attraverso qualcosa di scandaloso, ancor meglio se censurabile. Il noto fotografo Oliviero Toscani lo fa da una vita, più marketer che fotografo, più provocatore[…]

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Zappare non è un gioco: FarmVille semina ignoranza

Prima ci si è messo Tremonti a paragonare la crisi economica a un videogame (e non pensate a dove ognuno di noi si sta ritrovando il Joystick), ora anche l’assessore all’Agricoltura del Veneto, Franco Manzato,[…]

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Oroscopo: marketing di inizio anno

Avete una pagina Web e volete aumentarne le visite? Puntate sull’oroscopo, soprattutto in questi giorni. Gli italiani vogliono sapere cosa li aspetta quest’anno, dall’amore ai soldi al lavoro alla salute alla fortuna, e gli oroscopi[…]

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Astinenza da Web

Lo chiamano Information Deprivation Disorder e non è altro che l’astinenza da Web che, secondo un recente studio internazionale, causerebbe i sintomi tipici dell’astinenza da fumo e stupefacenti. Un gruppo di volontari è stato privato[…]

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Un anno di Web che vince la censura

Il 2010 è stato (anche) l’anno di Internet. I navigatori sono aumentati e con loro la fame di informazione: i governi non sono più in grado di controllare tutto ciò che circola sul Web, i[…]

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Autostima femminile minata dalle pubblicità di bellezza

Secondo Christopher Lasch “La pubblicità non cerca di soddisfare bisogni, quanto piuttosto di crearli”. E il bello è che ci riesce. Un articolo del New York Times fa riferimento a una ricerca pubblicata sul Journal[…]

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Facebook studia i nostri pensieri ed emozioni

Facebook: due scuole di pensiero. Chi ne è terrorizzato per questioni di privacy, e ha sempre paura che qualcuno possa farsi i fatti suoi (e magari non ha ancora capito come settare le impostazioni in[…]

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