Non sono mai stata una fanatica degli acchiappa-pirla di Cupertino, soprattutto quando si parla di gadget come l’AppleWatch, in arrivo oggi in Italia.
Intendiamoci: riconosco l’indubbia qualità dei suoi prodotti… Ma ritengo che navigare o telefonare con un orologio siano operazioni particolarmente demenziali.
A meno che non siate Michael Knight e non dobbiate chiamare KITT (img).
Prodotti a parte, però, credo che il genio visionario di Steve Jobs sia responsabile di almeno 2 tra le iniziative di marketing più efficaci di sempre.
1. Lo slogan “Think different”, legato allo spot pubblicitario: “To the crazy ones” (Dedicato ai folli), una vera e propria celebrazione emotiva della creatività.
Se la pubblicità serve per generare desideri che fanno vendere prodotti, Apple è riuscita a compiere un passo in più: ha costruito un’identità.
Un gadget col logo della mela morsicata non solo trasmette un’idea della filosofia che ci sta dietro ma addirittura di chi sia il suo utilizzatore: un visionario, una persona capace di pensare fuori dagli schemi e di assecondare la sua natura diversa dalla massa… un piccolo con le potenzialità di un gigante.
2. Le iconiche cuffiette bianche.
Era il 23 ottobre del 2001 quando Steve Jobs presentò un dispositivo destinato a rivoluzionare l’ascolto di musica in mobilità: l’iPod.
Piccolo, compatto e dal design essenziale, l’iPod divenne in breve tempo il primo grande player musicale che tutti avevamo in tasca ma, proprio per questa sua caratteristica, era necessario risolvere un problema: rendere visibile l’invisibile.
Apple ci è riuscita attraverso le cuffiette bianche, quelle in bella vista su ogni pubblicità, quelle immediatamente identificabili in qualunque contesto.
Ed è proprio questo, secondo me, il grande insegnamento di Steve Jobs: le migliori operazioni di marketing sono di una semplicità disarmante.