Chi lavora online, come me, è connesso ad Internet dalla mattina alla sera. Chi fa lavori offline si collega appena può, la sera o nel week end, e cerca di recuperare il tempo perso.
Appena mi collego mi arriva una richiesta per fare a palle di neve su Facebook. Apro Skype, gli amici che hanno tutti gli avvisi di collegamento attivati mi vedono subito e cominciano a scrivere: “Buongiorno, cosa fai di bello?” (Lavoro… Ti capita mai?)… Oppure: “Hai visto la mia richiesta di amicizia su Facebook?” (Come no, l’ho ignorata di proposito). Intanto su Facebook arriva una richiesta per rapitore seriale. Ricevo una mail di un’amica che mi dice che un nostro amico di 40 e passa anni ci propone di ritrovarci a casa sua per giocare all’Allegro Chirurgo. Su Facebook arriva una richiesta per guerra di bande. Un’amica mi scrive su Gtalk che sta chattando con un ragazzo davvero mooooolto figo (come minimo la foto non è nemmeno sua o è di 15 anni fa). Un tizio che nemmeno conosco mi invita ad unirmi al gruppo “Quelli che vorrebbero prendere a palate il cliente Crai spesa fantastica”, mentre rifiuto ricevo una mail che mi consiglia una pillola per essere veramente molto calda a letto e vengo taggata in un album su Facebook. Vado a vedere: si tratta di una festa di qualche anno fa durante la quale mi sono ritrovata seduta su un water con in testa non-so-cosa… in realtà non mi si riconoscerebbe nemmeno se non fosse che il genio che l’ha pubblicata ha indicato il mio nome e cognome. La foto è stata pubblicata 3 minuti fa ma ha già 32 commenti, meglio non soffermarsi sul contenuto. E basta con ste kakkio di richieste per mio calendario! Compio gli anni il 22 ottobre, se te ne dimenticherai sopravviverò, promesso.
E’ scientifico: la gente non ha un cazzo da fare. E non si preoccupa di farlo sapere al mondo.
Cia Pam, non pensavo avessi tutta questa grinta,complimenti!
Sono perfettamente d’acordo con il tuo pensiero,però io penso che di stupidi on line non c’è ne molti,infatti sono i soli che fanno certe domande,quindi…gli altri quelli che ti conoscono ti apprezzano per quello che sei,”proprio così”.
io pensavo di inviarti un invito per l’applicazione “Che superpoteri avresti se fossi un supereroe?”… hahaha… son cose serie!
Questi strumenti, che in sè potrebbero essere utili e piacevoli, finiscono per darti un senso di oppressione e fastidio. Almeno, io ho questa impressione. C’è chi li usa solo per svago, chi invece ne farebbe volentieri anche a meno, ma deve usarli per forza per lavoro… Il problema è che questi strumenti lasciano poco margine alla privacy e alla distinzione vita professionale-vita extra-professionale. Poi ti senti anche in colpa se non dai retta agli amici…
Io evito tutto questo, fin tanto che mi è possibile. Ma non so ancora per quanto.
quoto elisa, in effetti ad un certo punto diventano un vero e proprio impegno. ad esempio quando cambi la frase su fb o pubblichi qualcosa e tutti cominciano a commentare ti senti in dovere di rispondere, quindi alla fine sarebbe meglio non farlo
Nooooo, proprio quando ti stavo per mandare una mail hai raggiunto la saturazione, miseriaccia! Ma con tutti questi mezzi di “comunicazione” non si perde il gusto di una piacevole chiacchierata dal vivo?
secondo me è il livello della comunicazione che talvolta penalizza….. sentirsi in chat o via mail può essere altrettanto bello che vedersi di persona in certi casi, nel senso che si può parlare di tutto come si fa dal vivo, il problema nasce quando le comunicazioni diventano necessariamente concise (sms) o forzatamente stupide (facebook)
è vero, le mail sostituiscono un po’ le lettere di una volta, e possono essere lunghe e piene di particolari. i social network che usiamo oggi, illudendoci tanto che ci facciano comunicare, twitter ancora più di facebook, sono talmente limitativi nella possibilità di inserire messaggi che è praticamente impossibile esprimersi, eppure la sera non ci viene voglia di fare una telefonata a un’amica perchè tanto l’abbiamo già sentita su twitter. qualcosa si sta perdendo a livello umano
trovo sconvolgente che le persone abbiano davvero tutto questo tempo libero, o che non lo utilizzino meglio. dicono che la crisi abbia portato a disertare luoghi come le palestre o i ristoranti, ma probabilmente è stato facebook a far sì che le persone stiano tutto il tempo in casa ad aggiornare il proprio stato
sono super daccordo, ma quante cazzo di volte le persone aggiornano il proprio profilo su facebook? ma lavoro solo io?????