Via libera del Senato al disegno di legge delega sul federalismo fiscale, che ora passa all’approvazione della Camera: maggiore autonomia tributaria per gli enti territoriali, previsione di una commissione bicamerale per il parere sui decreti attuativi, possibilità di istiture 8 città metropolitane, individuazione di un tetto per la pressione fiscale, funzioni speciali per Roma Capitale.
Sul Web la seduta del Senato si è trasformata in un tifo da stadio grazie alla regia di Renzo Bossi che ci ha tenuti aggiornati attraverso Facebook.
Ore 22.40 del 21 gennaio, il suo status ci avvertiva “Renzo è al Senato, domani alle 18 si vota il Federalismo”. Ore 12.05 di ieri: “Renzo è al Senato, alle 17 diretta per il voto sul Federalismo”, seguono 36 commenti: “Dai dai dai”, “Grande Bossi, Padania libera”, “L’era ura! Sperem”… e così via in un crescendo di esaltazione fino alle 18.32: “Federalismo approvato!”.
Il tutto senza errori di ortografia.
Niente male per uno che non riesce nemmeno a prendere la maturità.
farebbe molto meglio a tornare a scuola!
il federalismo fiscale sarebbe anche una cosa positiva se solo questi idioti non lo trasformassero in una pagliacciata
certo quando uno è così ignorante da essere segato alla maturità per due volte non può che entrare in politica
Ricevere in servizi ciò che viene pagato in tasse è un progresso. Sono asslutamente d’accordo col federalismo fiscale e tutto sommato quando si tratta di una giusta causa può valere la pena fare anche un po’ di rumore
La politica, quella bassa intendo e quindi quella di questi tempi, è ormai il nuovo viatico degli ignoranti e gente come questa trova facilmente posto…Il federalismo come tutta la politica è una cosa seria, solo che ormai l’hanno trasformato in un giochetto, dove le regole cambiano a seconda delle parti…
Quoto franz. Se ognuno è responsabile delle proprie risorse l’efficienza non può che migliorare.
L’Emilia Romagna è la terza regione in Italia per entrate fiscali, dove i servizi al cittadino sono già riconosciuti come superiori alla media italiana: col federalismo fiscale gli standard, già alti, possono solo alzarsi ulteriormente.
Peccato che attorno a una proposta così seria alcuni decidano di scatenare un “teatrino” che le conferisce minore credibilità.
Confermo quello che dici Pam, infatti vivendo proprio in Emilia Romagna, a Bologna, posso verificare effettivamente che lo standard dei servizi è molto alto rispetto a tante altre regioni e soprattutto al sud. E ritengo anch’io che il federalismo possa apportare benefici. Ma quello che non mi piace, e mi trovi in linea con quello dici, è vedere che questo argomento venga trattato come moneta di scambio per tenere a bada questa o quella parte politica. E quindi oltre al polpettone che ne viene fuori, rischiamo di perdere anche una buona occasione.
Ciao Pam e voglio complimentarmi con te per il tuo blog che trovo estremamente interessante.
Concordo pienamente con te franzrusso. Ciao e grazie mille per i complimenti 🙂
Dimenticate che bossi ha combattuto e sta combattendo battaglie in favore di tutti noi, delle quali quella per il federalismo è la più importante. Se poi lo fa in maniera folkloristica credo che il contenuto sia comunque più importante della forma e se attraverso questa forma riesce ad avere seguaci e a cambiare lo cose benvenga
Bossi è un coglione, non si possono combattere battaglie, anche sensate, al suono di “ce l’ho duro”!
bè, battaglie al suono di ce l’ho duro se ne possono anche combattere ma magari non politiche 😉
troppo semplice liquidare il federalismo come se fosse un “pasticcio”.
la lega c’aveva visto giusto già 20 anni fa, quando a cominciato a parlare di quel federalismo di cui ora chiunque ne ammette la necessita’.. che stia succedendo di nuovo? per questo non vi piace?
ricordo a tutti che:
– il 2010 è stato il primo anno negli ultimi 30 anni in cui l’INPS è in attivo
– il 2010 è stato il primo anno dal 1945 che la sanità pubblica è in attivo in TUTTE le regioni italiane (solo nel 2008 erano ben 6 quelle ancora in deficit negativo: di cui 5 regioni del sud e la rossa liguria al nord. mentre nel 2009 erano restate solo liguria e calabria, il cui deficit era comunque parecchio diminuito)
– l’anno con il maggior numero di arresti per mafia dal 1945 ad oggi