A parte Ferrero, che lo difende a spada tratta, il nuovo mantra dei colossi dolciari è bandire l’olio di palma, assecondando i timori (irrazionali e privi di fondamento scientifico) di sedicenti salutisti e mamme paranoiche.
Di qui a diventare tormentone della comunicazione, il passo è breve.
Basta sfogliare una rivista o fare zapping in tv per rendersi conto che la creatività pubblicitaria si è ormai messa al servizio delle 4 paroline magiche: “Senza olio di palma”, prontamente sostituite ai vecchi slogan e diventate il messaggio più importante del brand.
Del resto, già da alcuni anni, il marketing dei prodotti alimentari non si focalizza più su quello che c’è, ma sottolinea unicamente quello che non c’è: senza zuccheri, senza glutine, senza coloranti e via sottraendo.
E così, in preda a queste sollecitazioni, un edicolante di Genova, con un pizzico di cratività e una buona dose di ironia, ha deciso di improvvisare una civetta per attrarre l’attenzione dei passanti: “I giornali non contengono olio di palma: leggeteli tranquillamente!”.
Io avrei aggiunto anche che non causano scie chimiche e che, per leggerli, non occorre essere vaccinati 😀