C’è una nuova categoria di persone che rivendica un ruolo nella nostra società, accanto agli anziani, agli adulti, ai giovani, ai bambini… sono gli screenagers, nati meno di 16 anni fa insieme al Web e cresciuti con le nuove tecnologie, dal pc al cellulare.
Hanno straordinarie potenzialità, sono multitasking (cioè possono fare più cose contemporaneamente), sono transculturali, globali e aggreganti virtualmente.
Questi ragazzi che vivono in Rete presentano addirittura differenze neurologiche rispetto alle generazioni precedenti e riescono ad esprimere proprio attraverso il Web il loro più alto valore sociale e creativo.
In Corea il 51% dei bambini tra 2 e 5 anni usa Internet.
In Italia dobbiamo ancora prendere atto dell’esistenza degli screenagers e dobbiamo renderci conto del grande divario che si sta creando tra le loro esigenze e i nostri metodi educativi e formativi: a scuola bambini e ragazzi si annoiano perché si trovano spaesati in un mondo arretrato che non prevede schermi e connessioni, in istituti che non sono in grado di offrire loro nemmeno una lavagna multimediale.
Nelle aziende la situazione non cambia: strumenti di lavoro obsoleti che limitano le potenzialità dei giovani.
Un mio amico ha recentemente cambiato lavoro. Nel nuovo ufficio gli hanno dato un Pentium III con Windows 95.
Secondo me può essere considerato mobbing.
le tecnologie semplificano e ottimizzano i processi di lavoro. per questo motivo devono essere quantoprima adottate dalle aziende. non solo gli screenager ma anche i lavoratori più attempati devono poterne disporre, è un vantaggio non solo per il loro lavoro ma per la produttività
a scuola fanno ancora limare e usare il lapidello… figuriamoci se si può parlare di rete e di connessioni.
il punto è che, la VERA GRANDE rivoluzione nella quale siamo completa,mente immersi, non è tanto quello che siamo diventati, ma alla velocità con cui è avvenuto questo cambiamento.
la politica, la scuola e paradossalmente la società (cementata da una morale obsoleta)non possono cambiare tanto in fretta per stare al passo con… i cambiamenti.
sembra un delirante gioco di parole ma oggi non mi sono ancora drogato.
Io da piccola tutta la tecnologia che conoscevo era racchiusa in una radio e in un tostapane. I bambini di oggi sono nati con internet, sono curiosi e hanno un mondo a portata di mano. I bambini di oggi non hanno frontiere… crescere così dev’essere bellissimo
pentium 3 con windows 95?
quell’azienda dovrà pagargli anni e anni di psicanalisi
Multitasking e valori di vita globali sono qualitá che doverbbero avere tutti – non solo I nuovi nati. Nell’ultimo mese sono stato a Dallas, Hamburg, Bay Area e London. Mi sono sempre trovato a come se fossi a casa.
La speranza é che se tutti ragionassero in questo modo forse i problemi di questo mondo (guerre ed altro) sarebbero più facili da risolvere.
è vero. i ragazzi di oggi sono multiculturali, cosmopoliti. sanno le lingue, girano il mondo e la loro mente è aperta grazie a internet. un giorno quelli che oggi sono bambini sapranno abbattere tutte le barriere con le quali noi abbiamo vissuto
hahahah
leggete cosa ha sognato il mio amico Rudy
http://www.rudybandiera.com/software-hardware-mobbing-1203.html