I ragazzi dell’era di Internet – scrive Bryan Appleyard sul Sunday Times – non sono intelligenti come credono. Anzi, diventano sempre più stupidi.
La generazione-Google naviga fra migliaia di informazioni, ma ne assimila ben poche leggendo solo qualche riga e senza alcuna concentrazione.
L’80% degli adolescenti italiani naviga sul web, la metà ci trascorre oltre un’ora al giorno.
Un quarto pensa che «abiurare» sia il verso di un animale e, come rimedio alle carenze linguistiche, un terzo dei ragazzi ricorre proprio all’aiuto di Internet.
Tutto vero?
Di certo con il pc prima e con il Web poi, negli ultimi anni sono nati una serie di servizi che hanno portato innumerevoli innovazioni. Le persone si sono abituate alla posta elettronica, alla chat, ai forum, ai blog. Wikipedia ha preso il posto dell’enciclopedia. La rubrica telefonica cartacea è stata sostituita da quella di Outlook e Google ha sostituito tutto il resto.
Disponiamo ormai di una grande quantità di informazioni facilmente accessibile e questo è un grande vantaggio, ma i nostri meccanismi mentali vengono davvero condizionati dal Web.
Internet e gli sms sono diventati i mezzi di comunicazione più diffusi, concentriamo i nostri messaggi in pochi caratteri e li leggiamo frettolosamente rispondendo al volo, questo a scapito della correttezza grammaticale e della purezza linguistica.
Personalmente sono favorevole a nuove forme di comunicazione e, come dice Annamaria Testa nel suo manuale Farsi capire, “una gran parte dei testi migliora quando gli date una sforbiciata”… ma quando ricevo curricula o email di presentazione in cui i ragazzi appena usciti dalla scuola mi scrivono “ciao” (al posto di “buongiorno”), “x” (al posto di “per”), “ke” (al posto di “che”) o “cmq” (al posto di “comunque”), mi viene davvero voglia di togliergli cellulare e pc e di rispedirli a scuola.
si tratta di un’evoluzione, non del contrario. da che mondo è mondo, gli stupidi sono felici. io da quando esiste il web mi sento sempre meglio 😉
In quanto a stupidità io conosco parecchie persone che se la cavano benissimo anche senza interent 😉
Come tutte le cose belle il web ha il suo rovescio della medaglia e può diventare anche pericoloso. Ma questo non dipende dal web, dipende da noi. Siamo noi che non dobbiamo farci prendere troppo, che dobbiamo continuare a coltivare altri interessi e non lasciare che uno strumento come questo si trasformi in una patologia, assorbendo anche la nostra voglia di leggere o di approfondire gli argomenti che incontriamo.
bellissima la foto!!!! il mio capo ha il cervello grande come homer 😀