Il presidente-marketer ce l’ha fatta di nuovo, e con lui ha trionfato il Web 2.0, l’Internet “sociale” e l’idea che chi riesce a governare la tecnologia possa arrivare a governare il mondo.
L’ha scritto pure Wired: “Congratulazioni presidente Obama, lei ha appena vinto le elezioni più nerd di sempre”.
Obama, prima di parlare in diretta tv alla nazione, ha ringraziato i suoi sostenitori con un tweet e con una email avente come oggetto: “How this happened”.
Amico, sto per parlare davanti alla folla riunita qui a Chicago, ma prima voglio ringraziarti. Voglio farti sapere che quello che è accaduto non è segno del destino, che non è stato un caso. Sei stato tu a fare in modo che accadesse.
Per Twitter le parole scelte sono state “Four more years” e sono diventate le più retwittate di sempre, su quel social che già durante la notte aveva registrato il record storico di oltre trentuno milioni di tweet, di cui 327mila al minuto dedicati ad Obama.
Oggi i giornali dicono che hanno vinto i social network perché hanno consentito di veicolare agli elettori messaggi elettorali con un’immediatezza che fino a qualche tempo fa era inimmaginabile. Ma non è solo questo. Il punto è che il popolo del Web ha fatto più pubblicità ad Obama di quanta ne avesse fatta lui stesso.
Pubblicità “dal basso”, virale, incentrata sul passaparola, più efficace di qualunque altra forma esistente.
Negli States, un elettore su cinque ha annunciato il suo voto in Rete, comunicando la propria preferenza su Facebook e Twitter, contribuendo alla scelta finale degli indecisi.
Il 30% dei votanti intervistati ha riferito di aver ricevuto consigli da conoscenti sui social network, mentre il 20% ammette di aver incoraggiato personalmente il voto.
Un sacco di gente ha poi fotografato la propria scheda elettorale e l’ha postata su Instagram.
E indovinate per chi avevano votato?
Infine, il dato veramente schiacciante, è che il 65% dei giovani sotto i 30 anni abbia scelto il candidato democratico.
Molto prima del risultato finale, è stato il Web a decidere: Obama aveva la vittoria in tasca.
grande obama io sono contento!
Nottata elettorale avvincente e grande campagna marketing (con dei budget non indifferenti del resto)…. in italia tutto questo come sempre ce lo sognamo!
E’il metodo Vendola-Crocetta. Prendi il rappresentante di una minoranza assai compatta (i gay per Vendola-Crocetta, i neri per Obama) che vota per te al 100% e cosi ti assicuri il vantagio decisivo. E’un voto razziale e razzista, con buona pace dei beoti commentatori europei
@Bruno sono convinto anch’io che Obama abbia vinto perchè è nero e perchè rappresenta le minoranze, poi è un nero che sa usare internet e questo sicuramente ha contribuito. Non sono invece convinto che il suo caso sia paragonabile a quelli italiani da te citati, perchè in realtà in quei casi la gente non ha votato per il gay ma solo per esclusione cercando di scegliere il male minore che è poi è quello che ci tocca fare a noi italiani ogni volta che ci sono le elezioni
Non capisco come si possa essere così leggeri. A me non verrebbe mai in mente di votare per qualcuno solo perché su facebook mi hanno detto di farlo. Soprattutto se si tratta di scelte cosí importanti!
Bel post comunque!
grazie @perplesso 😉
e tutto mentre i nostri politici fanno ancora i manifesti con i bambini in braccio ma l’italia diventerà mai un paese moderno???
Obama ha vinto perchè è stato sempre all’altezza anche grazie all’esperienza mentre romney ha pisciato fuori diverse volte passatemi il termine. poi il marketing sarà servito ma alla fine si vota la persona non la campagna marketing e se l’avversario era all’altezza obama non se lo filava nessuno