Ogni giorno nasce un nuovo massmediologo. Stavolta si tratta di Renzo Bossi che, durante il convegno “Vecchia tv vs nuova tv” si è lanciato in una disquisizione sull’utilità dei social network (video).
Dall’alto della sua esperienza (“io stesso uso Facebook e Twitter quotidianamente”), il buon Trota ci spiega che i social possono aiutare la gente ad esprimere opinioni (dai) e che sono essenziali per il plu… pluri… pluralismo dell’informazione.
Ci parla inoltre delle Web tv, che devono rappresentare la “quotidianità di tutti i giorni” (sic) e del fatto che Internet può essere il volano per tornare all’iperlocale.
Ma forse si è confuso col citofono sotto casa.
Difficoltà espressive ne ha e non poche, non giudico gli argomenti che non conosco ma da un politico o presunto tale ci si aspetterebbe capacità espositive un po’ migliori
Sì sì sì anch’io uso un social network locale anzi l’ho creato io con due lattine e una corda
a parte che tutto il discorso non è sicuramente farina del suo sacco e comunque il senso dell’intervento è uno solo: finanziare le televisioni locali. è qui che vuole arrivare tutte le altre pillole di saggezza poteva risparmiarcele
mamma mia ma questo da dove è uscito?
@riccardo direttamente da una scuola che non è riuscito a finire!
a parte le difficoltà che non fanno certo di lui un oratore le cose che dice non mi sembrano tanto sceme
Criticona!! “Quotidianità di tutti i giorni”: un politico deve esprimersi in modo forte e chiaro (Papà docet).
“Iperlocale”: ci sono i bi-tri-quadri, il globale, la globalizzazione, il super, e l'”iperlocale”.
Un politico vero deve saper innovare e portare innovazione, non solo con le grandi idee (“usate Twitter e Facebook, quotidianamente tutti i giorni”), ma anche con i neologismi.
Teniamolo d’occhio, è un ragazzo di talento.
@Ilaria da tenere d’occhio e soprattutto da “studiare” 😉
Sì ma legge di brutto. saprà quello che dice almeno???
@stra-volto sceme no solo scopre l’acqua calda
Questo video ha subito critiche e sbeffeggi più che altro perché si tratta del Trota, non per quello che dice.
Se gli copriamo la faccia e ascoltiamo solo quello che dice, non si differenzia tanto da quello che ci propinano i cosiddetti “social media guru” italiani.
@Riccardo Touché. Però i social media guru, o almeno quelli che conosco io, parlano un po’ meglio 🙂
Dul fatto che usi facebook e twitter tutti i giorni nessuno aveva dubbi… dovrà pur far qualcosa
parla di MEDIA quando lui di MEDIA ha a malapena preso la licenza! 🙂
la buona notizia è che sa leggere, indubbiamente
i contenuti non li discuto ma parla come un bambino di 5 anni ma può fare politica uno così????
@creativemind è indubbio che sa leggere ma un paio di grappine prima di leggere se l’è fatte di sicuro
Ma questo con tutti i soldi che ha non potrebbe permettersi qualcuno che lo segua e gli insegni come ci si presenta al pubblico, come si parla ecc in modo che non sembri sempre e comunque il figlio di papà messo lì solo per questioni di nepotismo? Possibile che nessuno della lega (che in quanto a marketing sono bravissimi) riesca a dargli qualche dritta e lo mandino allo sbaraglio in questo modo?