Sono sempre stata immune alle polemiche sulle pubblicità che offenderebbero le donne che periodicamente balzano agli onori della cronaca solo perché una qualche aspirante velina si è fatta fotografare mezza nuda magari per pubblicizzare un farmaco per ipertrofia prostatica.
Però di fronte al comunicato stampa della Best Western, che ora prevede strutture pensate per una clientela femminile in 20 località d’Italia, sono rimasta basita.
Ok ammiccare a un target femminile, ok creare un’iniziativa che coinvolga questo target con “servizi speciali” ad esso dedicati, ma almeno ci vorrebbe un minimo di intelligenza nell’esporre il concetto (oltre che nello scegliere i servizi).
Insomma, per farla breve, ecco in cosa consisterebbero:
– Parcheggio con area agevolata (le donne si sa, non sanno parcheggiare in uno spazio normale);
– Bollitore con set di tisane in camera (le donne si sa hanno bisogno di una camomilla, soprattutto in quei giorni);
– Magazine per non perdere le ultime novità di gossip (le donne si sa sono pettegole)…
E via così con una serie infinita di banalità e luoghi comuni.
Ci manca solo il Valium, o magari il Prozac, sul comodino.
Però chi ha ideato questa fantastica iniziativa almeno qualche goccia di Guttalax se la meriterebbe.
Senza voler essere offensivo, lungi da me dal dire cose inappropriate, ma il legame tra luogo comune e realtà spesso è più solido di quanto si voglia credere 😉
Ma l’indagine di mercato l’hanno commissionata al cepu?
Il campione femminile dove l’hanno trovato in qualche trasmissione della De filippi?
Gio non ha poi torto, però è anche vero che se crei un hotel con servizi per donne devi anche stare attento a cosa può pensare dell’iniziativa il target di riferimento. Ad esempio non puoi sottintendere che una donna non sa parcheggiare, anche se magari è vero. E poi c’è modo e modo di dire le cose, ad esempio “comodo parcheggio” suona decisamente meglio di “area agevolata”, che sembra più una cosa per disabili
@ Pam & Luka:
I famigerati “posteggi per donne” non credo vadano considerati come “posteggi per impedite”… Solitamente i “posteggi rosa” vengono messi all’inizio, in una zona videosorvegliata, luminosa e decisamente più sicura di un buio anfratto a sette piani di distanza da un qualsiasi possibile ed empirioco aiuto…
Verissimo Tyler, ma non mancano i casi di parcheggi creati apposta per le donne con spazi più grandi rispetto a quelli tradizionali
http://www.relazionecomplicata.it/donne/un-parcheggio-per-sole-donne/
@Pam
dalle mie parti ci sono in ogni autosilo e non ho mai notato dimensioni diverse dagli altri posteggi… Semplicemente sono solo più sicuri…
Hanno dimenticato l’unica cosa veramente utile: le scarpe. Venti paia di scarpe a disposizione, ovviamente della misura della cliente, così se non riesce a dormire invece della camomilla se le prova tutte 🙂
telefonate gratis alle amiche, così si conquista il target femminile. e non c’è nemmeno più bisogno del letto perchè starebbero al telefono tutta la notte
ah ah ah che simpatico. per voi invece basterebbe solo un frigo pieno di birra e poi il materasso ve lo possono anche lasciare per terra purchè vicino alla porta del bagno
Un bel maschio palestrato a disposizione delle clienti sarebbe molto più utile 😉
Tanto noi non ne approfitteremmo, vero? 🙂
Parla per te 😉