Ci sono cose che mi fanno incazzare da matti.
C’è crisi ok, la disoccupazione è ai massimi storici, trovare un posto fisso ormai è un’utopia e addirittura i precari possono baciarsi i gomiti.
Ho tanti amici disoccupati o cassintegrati.
E cosa fanno?
Cazzeggiano tutto il giorno fu Facebook, scambiandosi video e cartoline e scrivendosi boiate.
Per fortuna non sono tutti così, ci sono persone intraprendenti, capaci diinventarsi un lavoro: sono centinaia di ragazzi che hanno deciso di lanciarsi nell’imprenditoria (fortunatamente conosco diversi anche di questi), hanno aperto partita Iva e lavorano da casa.
Mentre i nostri fratelli maggiori hanno lasciato l’Italia nella cosiddetta “fuga di cervelli”, noi il cervello lo stiamo usando per sfruttare i nuovi strumenti, creare network di relazioni e trasformare le nostre passioni in un mestiere che ci dia da vivere.
Secondo una ricerca di Accenture che ha coinvolto oltre 5500 giovani di tutto il mondo, i ragazzi italiani sono tra i primi a livello globale per l’uso delle tecnologie emergenti nei contesti lavorativi insieme a cinesi e statunitensi, ben più avanzati di giapponesi e tedeschi.
La maggior parte degli italiani sotto i 25 anni comunica con i propri clienti attraverso chat online, instant messaging, messaggistica mobile e feed Rss, a scapito dei mezzi di comunicazione più tradizionali.
Domani invece di logarvi a Facebook fate una cosa più intelligente: andate su www.wwworkers.it e leggete le storie di Mara Cirillo, wedding planner online; Alessandro Carenza, dogsitter 24h su 24, naturalmente prenotabile online o della famiglia Concas, pastori sardi che hanno trasferito la loro attività sul Web.
Il cervello, fortunatamente, è l’unica cosa che nessuna crisi può portarci via.
Io sono uno di questi. E’ dura ma si riesce a vivere ed è sempre meglio che fare il disoccupato in casa di mamma e papà
c’è anche il fenomeno opposto di quelli che hanno la fortuna di avere un lavoro e stanno lo stesso tutto il giorno a cazzeggiare su facebook
E’ verissimo. Una cosa che dà sui nervi particolarmente sono quelli che hanno il lavoro che sogneresti tu e stanno tutto il giorno su farmville, tra l’altro senza alcun pudore. Di online reputation non si preoccupa nessuno
Il problema è che non è una scelta. in questo momento aprire una partita iva non è una scelta che uno fa come anni fa, è l’unico modo per sopravvivere con questa disoccupazione, e dei 2 euro che prendi lo stato ti lascia poco più della metà, una vergogna
già alla faccia dell’incentivazione imprenditoriale
E’ cosi’ ormai in tanti settori, anche nel mio, si lavora si lavora ma alla fine dell’anno i conti non tornano mai