I geni della pubblicità sono in grado di creare slogan che ci rimangono impressi nella memoria, come “Chi Vespa mangia le mele” o “Chiquita la banana 10 e lode” o “Il buco con la menta intorno”.
E a proposito di “buchi”, c’è poi anche chi con gli slogan o non ha dimestichezza o proprio non arriva a capire cosa sta comunicando al pubblico, magari perché pensa a qualcosa di generico e indefinito che invece nella mente delle persone si ricollega subito agli ultimi fatti di cronaca.
Così sul sito di Piero Marrazzo si può leggere il suo slogan: “Un altro modo”.
Che gli sia piaciuto così tanto farsi prendere per il didietro (in senso metaforico, naturalmente) che adesso lo fa anche da solo?
(Thnx to @LastWebdesigner)
se lo slogan è antecedente allo scandalo, direi che l’operazione di marketing gli ha plasmato il cervello… e non solo 😀
Già che c’era poteva scrivere “Il lato B” 😀
io propondo un applauso per il titolo del post, fantastico!
Grazie luka 🙂
c’è da chiedersi se c’è o ci fa
il punto è che in teoria questa gente doverbbe avere degli addetti alla comunicazione, pagati fior di euro, che dovrebbero essere pronti a cogliere ogni umore e mutamento al fine di offrire il marketing migliore e più efficace. ora, o marrazzo si è fatto lo slogan da solo, oppure il suo addetto alla comunicazione è un coglione
Probabilmente se l’è fatto da solo ed era come dire em… autopropaganda 😉
In questo caso sarebbe “pubblicità occulta” 🙂
“Un altro ingresso” sarebbe stato più efficace
tipico slogan da politico che non vuole dire niente almeno fino a quando non lo beccano con un trans. pessimo