Noi comunque ci lamentiamo, ci lamentiamo sempre.
Per la mancanza di privacy, perché non ci sentiamo sicuri a fare acquisti sul Web, perché il cracker di turno pare essere sempre dietro l’angolo.
E poi? Poi siamo scemi.
Sì perché il New York Times ha pubblicato i risultati di un’analisi su 32 milioni di password rubate, dalla quale emerge che siamo ingenui e mentre ci preoccupiamo di sbarrare la porta di casa a doppia mandata lasciamo la nostra casella email o peggio l’accesso all’homebanking alla mercè di chiunque, protetto da password ridicole.
123456
12345
123456789
password
iloveyou
e via con un’altra trentina di idiozie come “cioccolato” o “calcio”.
Siamo banali e manchiamo pure di senso dell’umorismo.
Almeno un “apriti sesamo”…
Molti anni fa ho cercato di entrare in tutti i modi nella casella di posta della mia fidanzata Claudia. Le ho provate tutte e non ci sono riuscito, ma non la ritenevo abbastanza intelligente da avere una pw complessa. Alla fine ho scoperto che la sua pw era “Claudia”. Lei un genio, io anche peggio che non ci sono arrivato da solo!
ogni anno sempre la stessa identica statistica fatta sulle pw rubate!
che barba…
Vado subito a provare “cioccolato” sulla casella di posta della mia morosa 🙂
Non sapevo avessi la morosa…
Va bè facevo tanto per dire…..
se è la tua morosa mi sa che è meglio se provi con “vibratore” 😀
“figagratispertutti” dite che è prevedibile?
eh no eh adesso non mi venite a dire che devo cambiare la mia 12345 di cui andavo così fiero!
La cosa più difficile è rispondere alla domanda segreta del secur code della carta di credito…non ricordo se devo digitare prima il nome e poi il cognome o viceversa, del partigiano a cui era intitolata la mia scuola elementare! Un delirio
Posso azzardare che “cioccolato” vanga usato dalle donne e “calcio” dagli uomini? Prevedibilità nella prevedibilità