Durante un dibattito con un gruppo di studenti di 14 e 15 anni, un ragazzino ha chiesto a Barack Obama qualche dritta per conquistare la Casa Bianca. La regola numero uno, si è sentito rispondere, è avere una reputazione (almeno virtuale) immacolata: “Prima di tutto vorrei che faceste attenzione a quello che pubblicate su Facebook — ha detto il presidente —, perché nell’era di YouTube qualunque cosa facciate potrà essere ritirata fuori più avanti nella vostra vita” (Il Corriere).
Lo stesso Obama ha parlato di diversi errori commessi quando frequentava la scuola: che si riferisse al fatto che faceva uso di droghe e che una bella immagine su Facebook di lui che fumava uno spinello non avrebbe giovato alla sua campagna elettorale?
D’altronde si parla di America, un paese che parlò di sexgate quando l’allora presidente Clinton se la spassò privatamente con la Lewinsky.
In Italia invece, paese del Vaticano, le squillo del Presidente (del Conisglio) scatenano al massimo un po’ di gossip.
D’altronde ci fu anche chi ottenne voti al suono di “Ce l’ho duro”.
Vero. In italia funziona che più porcate scrivi su facebook più rischi di diventare presidente 🙂
In italia avrebbero risposto demonizzando la rete!!!
Comunque insisto nel dire che senza una cultura diffusa di internet e le sue tecnologia non si va da nessuna parte!!
la rete E’ il demonio. è piena di social network 🙂
Hai ragione webbo, sono loro il vero MALE 😉
da un’analisi dei voti alle elezioni per i “ce l’ho duro” è risultato che l’80% sono donne stanche del marito che di duro ha solo la testa 🙂
io pensavo di presentarmi alle prossime elezioni con il soprannome di calibro22 e con lo slogan “ho la lingua lunga e felpata” … facile che diventi presidente della UE :-))
Non voglio sapere come si chiamerà il tuo partito tony 🙂