I consulenti USA alla carriera affermano che le persone che tengono al proprio lavoro dovrebbero stare molto attente a ciò che pubblicano su Internet, soprattutto in tempi di recessione.
Siamo infatti in un momento in cui i datori di lavoro possono permettersi di fare i difficili e di scartare un candidato per ciò che ha pubblicato su Facebook, Twitter, YouTube o su un blog.
Un’immagine di dubbio gusto o un’esternazione politicamente scorretta possono compromettere l’assunzione di una persona da parte di un’azienda che non cerca solo capacità professionali ma anche buon gusto e che soprattutto non vuole incorrere in rischi legali a causa del comportamento dei dipendenti.
L’utilizzo dei social network è stato recentemente vietato anche nelle sedi militari americane, provvedimento che segue di qualche mese quello dell’esercito israeliano che aveva ritenuto un rischio per la sicurezza nazionale i messaggi pubblicati dal fronte.
Nei governi di Cina e Iran l’accesso ai social network è stato ristretto o completamente censurato.
Un blogger racconta che una donna proveniente dagli Stati Uniti è interrogata all’aeroporto di Teheran sul suo profilo di Facebook: gli agenti annotano in una lista anche i suoi amici online.
Mentre Facebook diventa il quarto sito più visitato, dopo Google, Yahoo e Msn, la politica restrittiva incalza e, necessariamente, la nostra attenzione deve crescere.
Se una volta si invitavano le persone impulsive a contare fino a 10 prima di aprire bocca, oggi è proprio il caso che contiate fino a 100 prima di condividere online gli esiti della vostra rettoscopia.
hahah io pensavo di mettere online le mia analisi delle urine 🙂
sui social c’è chi pubblica davvero tutto, olrepassando di molto il buon gusto, questo al di là delle ripercussioni che possono avere a livello di carriera. censuratevi, non ce ne frega niente di vedervi in mutande e di sapere quante volte andate al cesso in un giorno
un mio amico ieri è uscito con una ragazza alla quale stava dietro da parecchio e oggi ha scritto su fb che se l’è portata a letto 🙁
forte FB,un schedario mondiale della gente ottenuto spontaneamente!!!
Giusto schedato 😉 Sono sicura che ci sono un sacco di persone che su FB scrivono cose che non raccontano nemmeno all’analista
in fondo le raccontano solo a centinaia di persone