Internet ha cambiato tutto, dal modo di lavorare a quello di rimanere in contatto con le persone, dal modo di informarsi a quello di fare shopping.
E naturalmente ha cambiato il modo di rimorchiare e di “curiosare” nella vita dei futuri partner.
Sì perché oggi se ci interessa qualcuno non chiediamo più in giro informazioni su di lui: andiamo su Google e le informazioni ce le troviamo da soli.
Che sia un sito o blog personale, un profilo su un social network, una pagina di contatti o anche un misero commento su un forum… qualcosa ci deve essere per forza.
E se non c’è significa che il soggetto in questione praticamente non esiste.
Quando ho a che fare con qualcuno che non è sul Web mi preoccupo.
E se avesse qualcosa da nascondere?
E se mi avesse dato un’identità sbaglita?
O la peggiore di tutte: sarà mica uno che non naviga???
Io bloggo, ergo sum 😀
Pam visita il mio profilo….esisto :p ! non è sPam…. 😉
per non parlare di chi è troppo presente su Google tanto da intervenire per modificare i risultati della SERP a lui collegata per “ripulire” la propria immagine (non è il mio caso! 😛 ma ne conosco più di uno..)
La situazione è quasi inquietante 😀
Una volta si chiedeva in giro, ora facciamo la squadra CSI nostrana per sapere qualcosa XD
Sì, in effetti è preoccupante avere a che fare con gente che non ha una sua identità digitale… forse addirittura peggio del caso contrario! 😉
eppure claudio, è pieno di persone che non hanno un identità digitale!
E che dire di quelle aziende (non sono poche) che hanno addirittura un indirizzo email su libero?
dobbiamo proprio dire qualcosa? che tristezza.
Posso “aggiornare” solo un pezzettino? http://www.ted.com/talks/view/id/511
bè per alcune persone è facile per altre meno, complice anche la professione che si svolge e perchè no, il proprio nome. digitando “pamela ferrara” su google è ovvio che venga fuori un sacco di roba su di te (anche per via del lavoro che fai), ma digitando “mario rossi”? uno che si chiama così come può pensare di trovarsi nelle prime posizioni su google?
Certo ma un minimo di profilino su Facebook in mezzo agli altri 800.000 mario rossi lo deve pur avere 🙂
Il diritto all’anonimato è sacrosanto, magari uno non usa internet con la propria identità ma con un’altra proprio per non essere trovato
questo tizio è molto indicizzato su google ha anche dei vdeo su ytube, ma non per questo mi sentirei tranquilla ad essere sua amica! 🙂
http://www.youtube.com/watch?v=xvEYl_jGFQA&feature=related
Aiuto! Forse era meglio l’anonimo Mario Rossi di turno 🙂
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O la peggiore di tutte: sarà mica uno che non naviga???
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Ahahahahah
è veramente così terribile? Secondo me sono ancora tanti quelli che non hanno un profilo cliccabile oppure quelli che hanno un profilo ma quando ci clicchi sopra … omino bianco e nessuna info
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E che dire di quelle aziende (non sono poche) che hanno addirittura un indirizzo email su libero?
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Terrificante 🙂
Ciao
Luigi » LuVi Weblog
quoto luigi, c’è tanta gente che sul web c’è ma che alla fine non sa cosa farsene, si iscrivono ai social network, fanno amicizia con fratello e cugino e non caricano nemmeno la foto. o quelli che aprono un blog e non lo aggiornano mai. per fare le cose per moda e senza convinzione è meglio non farle
Non sono completamente d’accordo sympha. Credo che la curiosità sia fondamentale e qualcuno si può anche iscrivere a Facebook per poi non trovarlo interessante ed abbandonarlo, ma non credo sia meglio non tentare nemmeno. Non essere curiosi nei confronti di un fenomeno che conta oggi 1 milione e 500 mila utenti solo in italia è snobismo intellettuale
Nooooooooooooo. Uno che non naviga sarebbe gravissimo, insostenibile