Si sente sempre più spesso parlare di bullismo e degli effetti dannosi che l’utilizzo della Rete può avere su bambini e ragazzi.
La Rete è sempre più diffusa tra i minori italiani: l’86% dei ragazzi italiani naviga su Internet e molti di loro utilizzano servizi Web 2.0 tutti i giorni, soprattutto Istant messaging, siti di video sharing e social network.
Il risultato è che ogni giorno veniamo invasi da notizie di bullismo via Internet, di video di pestaggi caricati su YouTube, di blog sui quali vengono umiliati i compagni di classe.
In realtà bullismo e vandalismo sono sempre esistiti nelle scuole, molto prima del Web, e sembra quasi che il delitto non sia tanto l’atto in sé quanto piuttosto il fatto che lo si possa vedere su Internet.
Il punto è che oggi il Web è diventato il media per eccellenza: una volta c’erano diari e giornali, oggi ci sono blog e giornali online, solo che quando ero bambina io e c’era una rissa a scuola nessuno dava la colpa ai cartoni animati dell’Uomo Tigre mentre oggi è sempre verso la Rete che si punta il dito.
Ma i genitori dove sono?
Quando ero piccola Mediaset ha introdotto i “bollini” nelle trasmissioni televisive, e per me non c’era verso di guardare un film col bollino rosso se non in presenza di un adulto. Oggi i bambini vengono lasciati liberi di navigare qualunque sito e poi ci si stupisce di ciò che può capitare loro.
Il leitmotiv di questi giorni è la storia del ragazzino che è rimasto traumatizzato da un sito Internet che gli ha rivelato la data della sua morte (ne avevo parlato qui). A parte che il ragazzino non dev’essere un genio perché a 12 anni non è poi così piccolo da bersi una storia come questa, ma i genitori dov’erano?
Adesso il ragazzino va dallo psichiatra ma è molto probabile che ne avesse già bisogno prima.
è vero. i fatti di oggi acquistano solo più ridondanza perchè i mezzi di comunicazione e le notizie sono molte di più, ma non sta succedendo nulla di nuovo rispetto a una volta
questa notizia ormai si è sentita in tutte le salse e si continua a parlare del web e delle sue colpe. ma i cartoni animati e i videogiochi di oggi non sono molto più violenti di uno stupido gioco online che ti propina una data a caso dicendoti che devi morire?
sicuramente il bambino era già scemo di suo
il bello di queste notizie è proprio il fatto che non viene condannato il bullismo in quanto tale ma internet come luogo in cui il bullismo viene riversato. è ridicolo
di sicuro ci vuole una regolamentazione dei materiali che vengono caricati su internet, che non significa censura ma buon gusto. purtroppo non possiamo pensare che non ci siano bambini che guardando certi video su youtube non pensino che sia figo picchiare i compagni e non tentino di imitarli. ok la libertà ma con criterio
Il problema esiste e per quanto un genitore sia attento non può certo controllare cosa fanno i figli per 24 ore al giorno
E’ vero Mary, almeno per quanto riguarda i ragazzi, ma se un bambino ancora piccolo sta navigando un genitore lo dovrebbe sapere e lo dovrebbe sguire
purtroppo su internet non girano solo i bulli virtuali, ma anche un mare di materiale pedo.pornografico da fare schifo.
il problema di internet è molto più complesso e pericoloso dei semplici cartoni o altro che vedi in televisione, dove non interagisci con nessuno. Su internet invece nelle chat ed in altri luoghi di aggregazione proprio di tutto.